Lombardia: "Riaprire dopo il 6". Per le scuole nuovi protocolli

Ultimi giorni di didattica a distanza per bambini delle elementari e della prima media, in attesa dello stop per le vacanze di Pasqua

Lombardia: "Riaprire dopo il 6". Per le scuole nuovi protocolli

Ultimi giorni di didattica a distanza per bambini delle elementari e della prima media, in attesa dello stop per le vacanze di Pasqua. Dal 7 aprile, come noto, le lezioni riprenderanno in presenza anche in zona rossa, con l'ipotesi di un tampone prima dello squillare della campanella. Così riapriranno alcune attività commerciali.

Il commissario straordinario per l'emergenza Covid il generale Francesco Figliuolo sta valutando anche le modalità dello screening settimanale tra personale scolastico e studenti, mentre secondo le ultime «versioni» i test agli studenti non sarebbero vincolanti per la riapertura, piuttosto una misura per tenere sotto controllo la situazione.

Per arginare gli eventuali focolai, vista anche la dominante delle varianti e l'esperienza delle scuole della Barona e di Bollate, dove, a febbraio, erano rimaste contagiate 59 persone con la conseguente chiusura di tre istituti, l'Ats Milano Città Metropolitana ha emanato il 25 marzo le «Nuove indicazioni per la sorveglianza Covid nelle scuole». Cosa cambia? La prima novità è che la classe viene messa in quarantena anche se un professore o insegnante risulta positivo, quindi non più se a essere stato contagiato è solo un compagno. Ora nel caso in cui ci sia un insegnante positivo, per tutte le classi in cui ha fatto lezione in presenza, scatta la quarantena.

La ricerca dei contatti, ecco la seconda novità, verrà fatta partire dai due giorni precedenti o dalla data di inizio dei sintomi, ma se il contagio è da variante, la ricerca verrà estesa ai 14 giorni precedenti. Rimane uguale invece la durata della quarantena: fissata a 14 giorni dall'ultimo contatto. Per la «riammissione in collettività» Ats stabilisce che il caso positivo potrà tornare in classe, se non presenta sintomi, con attestazione del medico curante. Chi era in quarantena, invece, rientrerà dopo 14 giorni senza attestazione del medico, se invece, si è sottoposto a tampone dovrà fornire il certificato.

Misure molto più severe per scuole materne e asili nido: «Nei plessi dove il 30 per cento delle classi è coinvolta da almeno un caso Covid», i contatti verranno messi in quarantena e Ats valuterà la chiusura di tutta la scuola e l'effettuazione di uno screening completo mediante tampone. Nei plessi dove «oltre il 50 per cento delle classi sia coinvolto da almeno un caso si procede alla chiusura dell'intero plesso e «alla quarantena di tutti i bambini, compresi quelli delle classi non interessate da casi».

Nelle scuole di Bollate si rientrerà con doppio test, sierologico pungidito e «salivare molecolare».

Usa toni forti l'assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi per parlare di riaperture delle attività da dopo Pasqua.

E precisamente dal 6 aprile: «la Lombardia si aspetta il ritorno alla vita con la riapertura di alcune attività utilizzando i protocolli decisi dal ministero della Salute. Non sarebbe sostenibile e giustificabile - mette le mani avanti - un ulteriore posticipo del ritorno al lavoro per chi può farlo in piena sicurezza».

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