Francesca Amè
Entrare a Villa Erba è come essere su un set cinematografico. Solo che l'aria del lago, quell'atmosfera che sa essere radiosa o malinconica a seconda dell'inclinazione del sole sull'acqua, la senti davvero sulla pelle. Siamo a Cernobbio, sul lago di Como. Pochi giorni fa qui si è tenuta la festa per il trentennale del centro espositivo Villa Erba, nato nell'86 quando ancora era possibile che enti pubblici (i Comuni di Cernobbio e Como, la Camera di commercio) e sponsor privati avessero i soldi e la lungimiranza di rilevare un bene storico una meravigliosa villa circondata da alberi secolari e dotata di imponente imbarcadero per creare uno spazio espositivo dove accogliere kermesse nazionali e internazionali dell'allora fiorente settore tessile. Costo: sei milioni di vecchie lire, racconta Piero Bonasegale, direttore generale di Villa Erba. Oggi il complesso vale oltre 120 milioni di euro, tanto per intendersi. La costruzione in vetro e acciaio, tutta ecosostenibile, del polo fieristico nel parco ha reso negli anni Villa Erba ambita per fiere ed eventi aziendali (persino la Ferrari si è accomodata qui) e se passeggiando per la terrazza o l'imbarcadero l'atmosfera vi sembra familiare è perché l'avete vista centinaia di volte nello spot Nespresso, con George Clooney che qui è di casa, e anche al cinema in Ocean Twelve. Meta ambita per le wedding agency che la prediligono per i loro matrimoni più importanti (solo in agosto sono nove in agenda, con sposi che arrivano da Russia, America e India), Villa Erba si apre anche al pubblico.
Durante «Lake Como Film Festival», che da giovedì al 31 luglio porta sul lago una carrellata di pellicole e star quali Livia Firth e Peter Greenaway che quest'anno si concentrano sul tema «cinema e paesaggio», Villa Erba ospita «una giornata particolare», con pic nic per tutti nel parco e visita guidata della sede (domenica 31 luglio, dalle 10.30, www.lakecomofestival.com). Sì, perché quella che vi abbiamo raccontato fino ad ora è solo una parte della storia di Villa Erba.
L'aria da set cinematografico non riguarda solo pubblicità e film recenti ma ha un cognome che è un pezzo di storia del grande schermo: Luchino Visconti. «Villa Erba è una casa che noi amiamo molto, una vera villa lombarda tanto cara», diceva Visconti ricordando l'infanzia felice a bordo lago, nella villa di proprietà della madre, Carla Erba. Ci sono le «sue» stanze e al primo piano dell'edificio un piccolo raffinato museo conserva le camere delle sorelle con gli arredi originali, un modernissimo bagno con doccia a getto e una serie di foto dell'epoca che ci raccontano quando questa «cara villa lombarda» - il luogo in cui Visconti si ritirò dopo essere stato colpito dall'ictus sia stata parte fondante dell'immaginario del regista.
È citata in tanti film: passeggiare sull'imbarcadero riporta alla celeberrima scena notturna della Caduta degli dei, le atmosfere sospese del lago ritornano in Ludwig, il salone delle feste decorato e punteggiato da specchi ricorda il ballo de Il Gattopardo. «Apro le finestre e il sole mi dà vita, gioia come mai prima», scriveva Visconti. Una villa attraversata anche dalla storia più buia: subì l'occupazione nazista nel '44 ma la contessa Erba, non era donna da farsi mettere i piedi in testa e tenne saldo il comando del casato, seppur subendo lo sfregio di alcune maioliche, che ancora oggi portano il segno delle SS.
La storia vera e su celluloide, un antico casato e le moderne star del cinema, i colori accesi, violetto e rosa, delle ortensie in fiore e l'ombra dei platani secolari, la calma sospesa del lago e il turbinio di eventi mondani: è Villa Erba e la sua fama meritata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.