Il Villaggio di Natale chiude i battenti in anticipo

Pioggia e ritardi non hanno aiutato fin dall’inizio. E non sono certo mancate le polemiche. Gli organizzatori hanno quindi deciso di chiudere la sera del 24 dicembre

Il Villaggio di Natale chiude i battenti in anticipo

Il Villaggio di Natale di Milano non è mai veramente decollato. Quello che doveva essere il più grande d'Italia è stato invece sommerso da polemiche, in certi casi anche da insulti, e gli organizzatori hanno deciso di chiudere in anticipo. Sarebbe dovuto essere aperto fino a lunedì 6 gennaio e invece domani, 24 dicembre, alle 18 chiuderà i battenti.

Il Villaggio di Natale chiude in anticipo

A darne il triste annuncio gli stessi organizzatori che sul sito hanno pubblicato la comunicazione. Non sono certo mancate le polemiche, in certi casi anche molto dure, verso il villaggio che ha avuto problemi fin dall’inizio. E che invece sarebbe dovuto essere un bellissimo sogno a occhi aperti per grandi e piccini. Un viaggio in una atmosfera magica natalizia, quasi una fiaba. Con tanto di elfi, Babbo Natale e personaggi di ogni tipo. Invece niente. Il sogno è già finito. O forse, non è mai davvero iniziato.

Iniziato male e finito peggio

L’apertura era già stata rimandata a causa del blocco dei lavori per motivi di sicurezza e violazione delle norme antinfortunistica. Poi ci si è messo anche il maltempo a dare la botta finale all’iniziativa. Sui social i commenti negativi sono quasi incalcolabili. Alcuni visitatori hanno perfino creato una pagina per le richieste di rimborsi. C’è chi ha scritto: “Non andate assolutamente, una delusione unica. Prezzo caro e zero atmosfera di Natale”. E ancora chi denuncia che il trenino effettua il percorso tra fango e immondizia, con le musiche della radio e non le sinfonie natalizie, oltre alla totale mancanza di decorazioni. Poi file interminabili, si parla anche di tre ore, per bar e ristoranti. Certo non una bella pubblicità che invoglia a mettersi in viaggio per visitare il Villaggio di Natale. Vendite dei biglietti precipitate e richieste di rimborsi.

Polemiche e richieste di rimborsi

Gli organizzatori hanno così commentato lo sfacelo: “Siamo costretti a questa scelta perché i continui attacchi e le costanti denigrazioni avvenute sui canali social e digitali dei giorni scorsi hanno purtroppo raggiunto il loro effetto riducendo drasticamente la vendita dei biglietti e ponendoci nelle condizioni di non poter più sostenere i costi di gestione. Abbiamo lottato per oltre un mese contro una pioggia eccezionale (nel solo mese di novembre a Milano sono caduti 244 mm a fronte di una media di circa 100 mm) e per rimuovere il fango che aveva letteralmente coperto tutta l’area del villaggio abbiamo dovuto ritardare l’apertura. Di più non potevamo fare”.

Hanno poi ringraziato coloro che invece hanno apprezzato l’esperienza e anche chi ha criticato in modo educato e costruttivo, per aiutare l’organizzazione a migliorare la situazione. Infine un triste addio ricordando i volti di bambini che si sono divertiti: “Chiudiamo con amarezza, ma con il ricordo delle migliaia di bambini e bambine dai volti estasiati e sorridenti all’uscita dalla casa di Babbo natale.

Un ricordo che il fango non è riuscito a coprire”. Chi ha acquistato il biglietto d’ingresso in prevendita dal 25 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020 verrà rimborsato. Lascia un velo di tristezza la chiusura del Villaggio di Natale ancor prima di Natale.

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