Violentata e derubata in strada. È il racconto di una notte da incubo per una ragazza di 25 anni che, nella tarda serata di ieri, è stata aggredita da un 29enne marocchino, ubriaco e con precedenti, in via Pietro Calvi, a Milano. Dopo il fermo, lo straniero ha inveito contro i militari dell'Arma salvo poi colpire con calci e testate anche l'auto degli stessi carabinieri. Ora si trova in carcere con l'accusa di violenza sessuale, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. "L'ennesimo episodio che avviene nella nostra città tra il silenzio della sinistra che rischia di essere complice", ha commentato l'episodio Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega.
La violenza sessuale
Tutto è cominciato attorno alla mezzanotte e mezza di ieri (sabato 10 settembre) quando, ancora sotto choc, la 25enne ha allertato il 112. Stando a quanto si apprende dal comunicato del Comando Provinciale di via Moscova, nel corso della telefonata la ragazza ha raccontato di essere stata malmenata, derubata e poi palpeggiata da un marocchino in via Calvi, una strada non molto distante dalla fermata metropolitana Milano Dateo (zona Risorgimento). Giunti sul luogo della segnalazione, i carabinieri del Nucleo Radiomobile sono riusciti a intercettare l'aggressore che, dopo aver tentato invano la fuga, è stato arrestato.
Chi è l'aggressore
L'uomo, un 29enne senza fissa dimora, irregolare sul suolo italiano e con alcuni precedenti, si è dimenato per eludere le operazioni di controllo, colpendo con calci e testate l'auto dei carabinieri. A fronte dello stato di evidente alterazione psico-fisica, esacerbato dall'abuso di alcol, l'uomo è stato portato all'ospedale Fatebenefratelli. Una volta dimesso dal pronto soccorso, i militari lo hanno accompagnato presso il carcere di San Vittore con l'accusa di violenza sessuale, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. La ragazza, sebbene fosse grandemente provata, ha rifiutato le cure mediche.
"Girare per Milano è diventato un rischio"
"In via Calvi, stanotte, una ragazza è stata aggredita, derubata e violentata da un marocchino con precedenti: è l'ennesimo episodio che avviene nella nostra città tra il silenzio della sinistra che rischia di essere complice". Lo afferma in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. "Dalle violenze di gruppo della notte di Capodanno in Duomo a oggi si sono susseguite molestie, palpeggiamenti, stupri ai danni di donne di tutte le età, quasi sempre abusati da extracomunitari spesso irregolari - prosegue Sardone - Milano è diventata la capitale italiana delle violenze sessuali mentre il sindaco Sala e la sua giunta preferiscono minimizzare i problemi di insicurezza che affliggono la nostra città.
Ringrazio i Carabinieri intervenuti questa notte per arrestare il responsabile della violenza ed esprimo tutta la mia solidarietà, da donna ma soprattutto da milanese, alla vittima". Poi conclude: "Ormai girare per Milano, per una ragazza, è diventato come giocare alla roulette russa. Rischiosissimo. Ma non dobbiamo arrenderci a questo, come invece fanno Pd e compagni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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