Sono 6.080 complessivamente gli interventi effettuati da Areu con ambulanze nel 2021 per eventi violenti. In particolare si registrano 3.841 aggressioni a Milano di cui 2412 in strada, 366 in luoghi pubblici, 142 nelle stazioni o in metropolitana. Seguono 853 liti di cui 307 in strada, 71 in luoghi pubblici, 9 in stazioni ferroviarie o metropolitane. 244 le risse che hanno richiesto l'intervento dei mezzi del 118 a Milano di cui la metà in strada (210), 13 in luoghi pubblici, 8 nelle stazioni. I ferimenti con arma bianca sono stati 186, di cui 128 in strada, 11 in luoghi pubblici, 3 nelle ferrovie o nelle metropolitana. Si contano anche 9 sparatorie con feriti gravi, di cui 7 in strada.
Nel primo quadrimestre del 2022 il bollettino di Areu conta 2.200 interventi per eventi violenti, dato che sembra indicare una tendenza all'aumento. Attenzione però il confronto è sproporzionato: mancano infatti i mesi estivi che lo scorso anno hanno fatto da scenario, soprattutto nel week end, a risse, scontri tra bande e aggressioni, come non si vedevano da tempo. Così si trattava di un periodo particolare perché a ridosso dalla fine delle limitazioni. C'è da dire anche che è d'estate che si concentrano soprattutto gli eventi legati alla movida, che quindi potrebbero portare a un'impennata adei nuovi casi.
Per quanto riguarda invece le zone rosse, ovvero quelle dove si concentrano la maggioranza degli eventi violenti che hanno richiesto l'intervento dei mezzi di soccorso si dividono tra le zone della movida, ovvero Garibaldi e la Darsena e due zone afflitte da anni da problematiche di diverso tipo come la Stazione Centrale e via Padova.
È di ieri il ferimento di un ragazzo a San Siro con un proiettile, mentre domenica mattina in via Toffetti tre ragazzi sono stati aggrediti con una pietra e derubati di portafoglio e cellulare. Nel week end una violenta rissa in corso Buenos Aires è culminata nell'accoltellamento di un giovane di 27 anni, ricoverato in gravi condizioni.
«Quanto sta accadendo rende evidente la necessità di ricollocare i militari per le vie di Milano, garantendo maggiore sicurezza. Una città che non tutela i propri cittadini è una città fragile - osserva l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo de Corato -. Quello che serve, è un intervento immediato ed efficace, che ristabilisca l'ordine e restituisca la meritata tranquillità ai residenti». Proprio ieri i parlamentari della Lega, a partire dal capogruppo in Senato Massimiliano Romeo, sono tornati a ribadire l'inopportunità del taglio previsto all'operazione «Strade sicure»: «La riduzionedi altre mille unità dell'operazione Strade sicure è un grave danno per il nostro Paese.
Nel momento in cui cresce la domanda di sicurezza da parte dei cittadini e degli amministratori locali, diminuire i presidi di sicurezza sui territori è un errore. La nostra proposta di mantenere, fino alla fine del 2023, i 6.000 militari attualmente impegnati nelle nostre città, voleva garantire sicurezza ai cittadini».
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