Zini: "Non si trovano cuochi e camerieri"

Ristoranti e bar in difficoltà: "Con la crisi in tanti hanno cambiato lavoro"

Zini: "Non si trovano cuochi e camerieri"

Un problema troppo a lungo sottovalutato, ma che adesso sta emergendo in tutta la sua gravità è quello della mancanza di manodopera nel settore della ristorazione. Una difficoltà che più passano i giorni e più ci si accorge non riguardare soltanto le località turistiche, ma anche le grandi città come Milano o Bologna.

Basta fare due passi per via Marghera per trovare cartelli affissi alle vetrine per la ricerca di personale, nei bar e nei ristoranti. «Se la domanda o l'offerta sono qualificate, il personale si trova», spiega Alfredo Zini, che gestisce il ristorante «Al Tronco» nel quartiere Isola ed è il coordinatore del Club imprese storiche. «Ma dopo quasi due anni di chiusura per pandemia di bar e ristoranti - aggiunge preoccupato -, chi lavorava in cucina come lavapiatti ha cambiato mestiere. È naturale, altri settori offrivano più stabilità alla miriade di immigrati che lavoravano magari part-time. Ora però c'è un altro problema: mancano gli strumenti di sostegno anche fiscale per sostenere l'occupazione. Servirebbe una moratoria tributaria sul lavoro».

Un altro ristoratore si lamenta: «Noi abbiamo diverse posizioni aperte. Purtroppo non riusciamo a trovare gente disponibile a venire a lavorare. Io addirittura fatico nel fissare i colloqui. Non è facile trovare persone che innanzitutto siano sufficientemente serie. E poi che diano reali garanzie di presentarsi al lavoro». Anche a Bologna, in tempi di pandemia, ristoranti e bar chiusi per mesi, cuochi e camerieri hanno deciso di abbandonare il mondo della ristorazione. Ora che però le cucine riaprono i professionisti della ristorazione servono più che mai, ma sono introvabili. Nelle grandi città poi lo stacco di mezzogiorno langue, perché lo smart working ha tagliato il pasto di mezzogiorno fuori casa. A settembre, dicono i proprietari di bar e ristoranti, si vedrà.

E sempre in tema di lavoro, ieri il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha incontrato una delegazione di imprenditori lombardi.

L'appuntamento nella sede di StMicroelectronics di Agrate Brianza, in occasione della visita del ministro a un nuovo impianto produttivo in via di costruzione. Tra gli imprenditori erano presenti il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti e il patron della Brembo, Alberto Bombassei.

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