La minerale come lo yacht con il certificato del Rina

A chiedere le verifiche Iso 9001 anche altre marche nazionali

La minerale come lo yacht con il certificato del Rina

Che il Rina la sapesse lunga sugli yacht, è certificato. Ma che ficcasse il naso anche nell'acqua, beh, t'apre nuovi scenari. Del tipo bottiglia d'acqua Lurisia sul tavolo, occhio distratto all'etichetta e simbolino-Rina per l'Iso 9001-2000 e l'Iso 14001. Come dire: certificazione del sistema di gestione per la qualità e l'ambiente. Un pacchetto a prova di «pacco», che blinda l'acqua e la fa tornare al Salone del Gusto 2008 di Torino, oltre al sublimarsi nei sorbetti della catena Grom. Con il valore aggiunto di una bottiglia-design che si tiene stretta quest’acqua del monte Pigna, quota 1460, fonte Santa Barbara. Ma l'audacia è un'altra: chiedere al Rina di passarti ai raggi ics. Ed è risaputo che lì non ti abbuonano una virgola. «Che non significa fare l'analisi organolettica dell'acqua - distingue Emma Tomaselli, responsabile della divisione certificazioni - ma svolgere una valutazione oggettiva rispetto agli standard di riferimento della 9001 e 14001. E in Lurisia abbiamo fatto proprio questo». In soldoni: «Sulla qualità, abbiamo certificato che Lurisia identifichi i processi produttivi, e mi riferisco a captazione dell'acqua, imbottigliamenti, spedizione, con particolare attenzione all'etichettatura in termini di analisi e promesse». Il sistema si preoccuperà di individuare processi di controllo imponendosi regole prescrittive che mettano nero su bianco le modalità dell'iter. Quindi «captazione, controllo della conservazione dell'acqua fino all'imbottigliamento e composizione delle bottiglie, (Lurisia è in vetro, ma per il Pet ci sarebbe una verifica parziale o totale sulla materia prima in polvere o sul semilavorato)». Punto chiave «l'igiene e l'assenza di corpi estranei nel vetro, che fa il paio con il tappo ermetico, ad esempio». Ecco il Rina che fa la differenza dicendo «sì», che Lurisia ha un controllo sul sistema. E lo dice «monitorando che ci sia la procedura, che sia applicata e che abbia input, avendo ben chiaro cosa sta a monte e a valle». Poi l'attenzione all'impatto ambientale con cui l'azienda s'interfaccia nel momento in cui opera, riducendolo al minimo.
Ma non c'è solo Lurisia a tenersi col fiato sul collo il Rina, che nel settore acqua e affini manovra con Agroqualità, società controllata dallo stesso Gruppo e mirata nelle certificazioni volontarie e regolamentate. «Rilascia le certificazioni dop, igt ed stg - dettaglia Tomaselli, anche consigliere di Agroqualità -. Abbiamo certificato Sangemini per l'Iso 9001, 14001 e l'Emas, che è discriminante in quanto passaggio ulteriore. Sangemini ha anche la certificazione sul sistema di gestione di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, che è uno standard internazionale». Mica finita, che nel novero delle verificate - Rina ci stanno la Società Generale delle Acque Minerali, titolare di Lete e Prata, per la 14001, e Frisia, certificata Iso 9000 per rintracciabilità e per lo standard Ifs. Rintracciabilità che è «certificazione di un sistema che assicura di conoscere le caratteristiche di un prodotto dall'origine al consumatore, con possibilità di richiamare il prodotto difettoso e, nel caso, ritirare dal mercato l'intero lotto». Mentre l'Ifs è mirato al prodotto e «messo a punto dalle grandi catene di distribuzione internazionale, di matrice tedesca. Accolto dai francesi, è entrato in partnership con l'Italia». Requisito che dà garanzie di igiene ambientale, con un prodotto monitorato lungo la filiera onde evitare contaminazioni biologiche e fisiche. È così che l'Ifs diventa per le grandi catene un modo per abbattere i costi dei controlli sui fornitori, uniformandosi ad uno standard.

Tomaselli dilata il discorso e ci mette il cappello ribadendo che «alla base di qualunque certificazione agroalimentare c'è un sistema Haccp, ripreso dalla Comunità Europea, a garanzia che l'azienda abbia compiuto un'identificazione di tutti i rischi igienico-sanitari». Un simbolino di certificazione e una storia complessa a monte che traduce attenzione a salute e ambiente.

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