Minimal o esplosiva? Ognuna ha il suo stile Ecco come scegliere il vestito di fine anno

Linee pulite, colori netti, gioielli trasparenti Per chi non vuole azzardare con lurex e broccati...

Lucia SerlengaStile minimal o supergalattico? Essenzialità o decorativismo? Fra queste opzioni viaggia la wish list degli abiti più belli che le donne indosseranno in questi giorni di festa. Le oltranziste della semplificazione e del less is more si schierano per linee depurate, tagli cerebrali, colori netti come il bianco, gioielli trasparenti. Una purezza che pone in primo piano la persona spiega Daniele Calcaterra, raffinato designer che lavora per noti brand italiani e internazionali e da alcuni anni disegna la linea che porta il suo nome. «Quando si parla di mise da sera, si tende a sovraccaricare di orpelli e fronzoli i vestiti perdendo di vista la protagonista» aggiunge sostenendo che l'abito deve essere una cornice, moderna e mai troppo urlata.Vedi per esempio il suo modello di pizzo macramè, un materiale lezioso che se tagliato a mano e ricamato con incrostazioni si trasforma in una cornice quasi astratta. «Un abito che non ti rende uguale a nessuno: a me non piace omologare le donne» dichiara lo stilista presentando un modello boxy line in faille di duchesse di seta tagliato al vivo e bonded-in con nylon e impuntura manuale. Anche Brunello Cucinelli, re del minimalismo moderno, si schiera dalla parte di un'eleganza purificata ma ricca di personalità: l'outerwear è in maglia «Cashmere Fur» con dettagli in monile, l'abito «Shiny Plastron» è in duchesse organzata. Sul fronte cappotti, al di là dei lunghissimi duster tanto in voga quanto poco pratici, sono molto amati quelli piccoli ed essenziali. Moorer, per esempio, ne presenta uno in lana compatta riscaldato da un interno trapuntato in vera piuma d'oca. Perfetto per un daily bon ton ma anche per la sera. Le strade del minimal sono tante e tutte molto piacevoli. Vedi quella imboccata dagli stilisti Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi che usano paillettes in nuance fredde, piccoli oblò in metallo, ricami grafici, per tratteggiare l'idea di un'eleganza quasi astratta per donne estremamente sofisticate cui non sfugge il fascino di abiti con motivo di vele in metallo e plexi e ricami in micropailette lucide. Ma se debbiamo dirla tutta, le feste sono l'occasione per esibire scelte più ardite e di decorazioni applicate con autentico virtuosismo manuale. Quello che sa esprimere con indubbio talento Alberta Ferretti. «Ho guardato ai ritratti rinascimentali per vestire donne sicure e moderne» racconta la stilista che intinge le sue proposte in un romanticismo di forte personalità e pensando a sontuose madonne propone per esempio un lungo cappotto di mohair tramato su organza effetto super leggero, gonnellona in broccato di lana e seta nelle nuance dell'oro, top in lana e lurex con lavorazione cut-out, camicia in organza bianca e colletto in pizzo. Un maestro di arte decorativa è anche Fausto Puglisi che si destreggia amabilmente tra ricchezza visiva e artigianato e veste le fanciulle con straordinari pezzi ricamati di corallo rosa, cannucce multicolor, cristalli Swaroski. «Noi italiani siamo dei decoratori» spiega lo stilista siciliano di nascita e californiano d'adozione confessando di essersi ispirato ai gioielli della Regina Elisabetta e a quelli di Diana Vreeland.

Sullo stesso versante si collocano Paolo Battaglia e Antonio Ponte con la loro collezione GEM: un tripudio di ricami e di decori, paillettes, cristalli Swarovski, perle, catene e passamanerie. I loro mini dress di linea ad A sono perfetti per sedurre le addicted dello stile kitsch e chic.

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