Loano (Savona)I gozzetti della tradizione sul molo. E gli affezionati clienti che possono respirare nuovamente le laria della marineria più pura e solida, quella delle finiture classiche e del pesce appena pescato. Dopo un periodo di difficoltà è tornato in pista lo storico marchio Sciallino, specializzato in unità medio-piccole da diporto. E lo ha fatto alla grande, presentandosi rinnovato nella compagine societaria e nelle ambizioni. In occasione del tradizionale evento «Lupo di Mare», che da sempre attira gli amatori delle linee intramontabili e sicure del cantiere di Ceriale (Savona), il nuovo azionista, il manager milanese Carlo Bassi, si è unito alla famiglia del compianto Mario, maestro dascia e fondatore, oggi degnamente rappresentato dalla moglie Gemma, dalla figlia Rosita e dal nipote Paolo.
Molti i broker e gli appassionati che nei giorni scorsi hanno affollato Marina di Loano, nel Ponente ligure, per provare lammiraglia «Gemy», elegante 15,94 metri fuori tutto, e le classiche S23, S25, S30, S34, S34 Fisherman che da decenni coniugano sicurezza e comodità anche in alto mare. Per loccasione è stata presentata pure la nuova linea di gozzi «Ino», dai 3,80 a i 5,70 metri, omaggio a una storia iniziata nel 1961 proprio da lì e che non poteva non richiamarsi al soprannome di Mario Sciallino, primo e apprezzato creatore di quei gioielli.
Sono state le piccole imbarcazioni, daltronde, ad aver creato la cultura del mare nel nostro Paese, per pesca amatoriale o per diletto. E per questo il rafforzamento del famoso marchio ligure intende passare da un loro rilancio, dalla valorizzazione di quel misto di artigianalità e tecnologia che è in grado di consegnare, a fronte di un investimento di anche soli 5mila euro per il più piccolo della linea, rientrato in produzione questanno, uno strumento solido e duttile per vivere appieno il mare. Affidabilità e tradizione sono per la nuova Sciallino le armi per affrontare e ribaltare la crisi economica, fino a farne addirittura una fucina di opportunità.
«La crisi può essere considerata in un certo senso educativa dice Carlo Bassi, che non ne è affatto intimorito e anzi ha deciso di investire con convinzione proprio in questi anni nelle eccellenze italiane in difficoltà come la Borile che costruisce motociclette per veri intenditori a Vo Euganeo (Padova) aiuterà le classi medio-alte a smettere di pensare che i soldi siano futili e le convincerà che invece vale la pena spendere bene, in prodotti che non si deprezzano e hanno una qualità intrinseca».
La promessa del cantiere di Ceriale è quella di affiancare il cliente ben oltre lacquisto, per mantenere alto il valore del suo investimento, attraverso servizi come il nuovo «Sciallino Amico», dedicato allassistenza, alla rivendita dellusato e al rimessaggio anche di unità di marchi diversi. Uninedita gamma di soluzioni, inoltre, renderà più facile la calibrazione di prezzi e allestimenti sulle esigenze degli armatori. Per ogni modello ci saranno tre linee diverse, Family, Classic ed Elegance, corrispondenti ad altrettanti target di clientela: le differenze si misureranno soprattutto in accessori e opzioni di motorizzazione, rendendo così lintera gamma economicamente più accessibile a un maggior numero di persone.
«Un 25 Family costerà meno di 100mila euro spiega con soddisfazione Bassi che, a completamento del restyling aziendale, programma per i prossimi mesi una riprogettazione e razionalizzazione degli interni, a partire dallS34, e si mostra anche fiducioso sulle possibilità di rilancio dellintero settore nautico il prezzo di una barca è più basso di quello di una casa al mare, ma offre possibilità molto più ampie».
Grazie al nuovo assetto, i cantieri di Ceriale sono pronti infine a rafforzare la propria presenza allestero, costruendo una capillare rete di vendita e supporto, e i riscontri positivi già raccolti nel corso di «Lupo di Mare» lasciano intendere che si tratterà di una veloce evoluzione. Il cuore però resta e resterà sempre laddove tutto è cominciato, nellimpegno costante per mantenere linee e alta qualità: «Cambia il modo in cui ci poniamo ma non la tradizione assicura Rosita Sciallino e dal futuro ci aspettiamo che la nostra storia continui».
Una storia lunga e intensa che dal 1960 ha seguito e sostenuto levoluzione stessa della nautica da diporto italiana. Per 34 anni Mario Sciallino ha fatto scuola, da buon Maestro dAscia qual era. La sua cattedra era un piccolo cantiere di Ceriale, dove pochi validissimi e fidati artigiani lavoravano il legno rispettando le sagge tradizioni centenarie del gozzo ligure.
Sciallino, quindi, riprende il largo con un nuovo, coraggioso azionista di riferimento, determinato a valorizzare e internazionalizzare un marchio unico per la sua riconoscibilità.
La «Nuova Cantieri Sciallino Srl» è detenuta al 60% da Carlo Bassi e al 40% dalla famiglia fondatrice.
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