A Trani, in provincia di Bari, il Sabato Santo dellanno Mille si verificò il cosiddetto «miracolo dellostia fritta». Scrive Sergio Meloni nel suo Andare per miracoli eucaristici (Segno) che una ebrea locale, messasi daccordo con una cristiana, riuscì a procurarsi unostia consacrata. La sua complice laveva furtivamente sottratta alla chiesa di SantAndrea, e si trattava proprio dell«ostia magna», quella più grande che il sacerdote riserva a sé prima di distribuire ai fedeli le ostie più piccole. Appena rimase sola, colei che aveva commissionato il furto mise al fuoco una padella piena di olio e, quando il liquido diventò bollente, vi gettò dentro lostia. Chissà quale sortilegio o maleficio aveva in mente la fattucchiera. Tuttavia, lostia divenne immediatamente carne e sangue; anzi, questultimo era così abbondante che si riversò fuori dal recipiente e andò a sfrigolare sulle fiamme. La donna, terrorizzata, cominciò a urlare e, dal momento che cera la finestra aperta, dalla strada sentirono le sue grida. La gente subito accorse e furono in tanti a vedere (e poi a testimoniare) quel che era successo. La carne eucaristica venne portata solennemente in processione alla chiesa da cui era stata sottratta e ancora oggi la si può vedere in un reliquiario. La casa in cui avvenne il sacrilegio fu trasformata in chiesa e intitolata al SS. Salvatore.
Fino a qualche tempo fa il miracolo era commemorato con una processione a piedi scalzi. In una recente mostra sui miracoli eucaristici il pannello dell«ostia fritta» è stato rimosso per non offendere i «fratelli maggiori».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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