Ecco che allora aziende che offrono i loro prodotti e servizi o che vogliono pubblicizzarsi sulla rete, dovranno adeguarsi e rinnovare la loro presenza sul web e migliorarla tenendo di conto di questa nuova "evoluzione/rivoluzione" alle porte. Anche se molte (piccole) realtà italiane non vedono ancora questa necessità, presto dovranno probabilmente ricredersi ed iniziare a pensare di realizzare un sito mobile o un applicazione ecc. della loro attività, e rendere i loro contenuti compatibili con questi nuovi strumenti di navigazione.
La tecnologia mobile per il web viene ancora molto spesso associata solo ad un certo tipo di target (persone magari più vicine alla tecnologia) e ad un certo tipo di utilizzo (semplice lettura della posta, aggiornamento dei social network e poco altro). Ma lo scenario che si prevede è molto diverso. Nell'arco di alcuni (pochissimi) anni sembra quasi certo che l'utilizzo di dispositivi mobile per il web vada a superare quello dei desk (intesi come PC, Mac o Notebook) che rimarranno invece strumenti utilizzati quasi esclusivamente da coloro che ne faranno un uso professionale e che avranno particolari esigenze per le quali sarà ancora richiesta, appunto, maggiore flessibilità e potenza. Per "gli altri" invece ci saranno i dispositivi mobile: più piccoli, più leggeri e quindi più comodi. E' facile immaginare allora che presto in ogni casa sarà presente un tablet, quanto ora sono presenti i PC, e che un "utente medio" lo userà per svolgere tutte le sue attività in rete: per fare ricerche, per chiamare con Skype, per scaricare film e musica, vedere le foto e tutto il resto che adesso viene abitualmente fatto con un "normale" computer.
A questo punto però ci viene un dubbio: come si evolverà la creazione dei contenuti per il web?
La creazione di contenuti per mobile ha infatti tre grandi caratteristiche con cui fare i conti: (1) la scarsa diffusione di rete a banda larga in ambito urbano, (2) le ridotte dimensioni dei display rispetto ai dispositivi desk e (3) la fruizione tramite schermi touchscreen e quindi l'assenza del mouse. La prima delle tre condizioni elencate costringe a realizzare contenuti per i dispositivi mobile appositamente: non possiamo certo creare pagine web che contengano immagini molto pesanti, video, flash e widget vari se vogliamo che i nostri utenti lo possano visitare anche da mobile. Ecco che allora molte aziende stanno affiancando, al loro "classico" sito web, una versione per mobile che sia usabile da chi si connette tramite un dispositivo mobile. Pensandoci quindi è come se si tornasse indietro con i tempi, a quando il web doveva viaggiare sulla linea a 56k e quando non si immaginava neanche che si sarebbe arrivati poco dopo a vedere film in streaming, fare videoconferenze grazie ad internet ed usare software molto complessi direttamente online. Ma poco dopo è successo, tutto il web si è pian piano evoluto e sono nate idee e progetti che prima non potevano neanche essere concepiti.
A questo punto viene da pensare che la stessa evoluzione ci sarà in ambito mobile. Si spera infatti che prima o poi avremo una banda larga a livello urbano su rete senza fili e che quindi la progettazione di contenuti per i dispositivi mobile non abbia più questo limite di progettazione. Quello che si sta sviluppando attualmente per il mobile quindi è solo un intermezzo. Certo anche in questo caso potrà valere la regola che chi è arrivato prima, chi c'era dall'inizio, potrà godere di maggiori benefici, ma quello che dovremmo capire è se vale la pena "ripartire da zero" strutturando un web che sappiamo sarà presto da rivedere.
Come dicevamo sopra tra poco le connessioni ad internet da dispositivi mobile supereranno quelle da desk: a questo punto per le aziende sarà sufficiente avere un minisito "stilizzato" con pochissime immagini e qualche riga di testo?
Se però il limite della connessione sparirà quello dei display ridotti (ma di svariate dimensioni) e touchscreen no. Per definizione gli smartphone ed i tablet continueranno ad avere queste due caratteristiche. Nella progettazione delle pagine quindi si dovrà sempre pensare a questi due fattori e quindi rendere le pagine web compatibili in questo senso. I display dei dispositivi oltre ad avere dimensioni diverse a seconda del modello sono anche orientabili e quindi chi progetta dovrà rendere le sue pagine fluide ed adattabili a tutti gli utenti.
Ultimo, ma non meno importante, rimane il fattore dell'assenza del mouse. L'utente deve poter usare la gli oggetti tramite il tap (e non il click), e soprattutto non muoverà più il puntatore sulla pagina. Quindi tutto quello che adesso funziona "al passaggio del mouse" dovrà sparire: link attivi, rollover delle immagini ecc. ed il designer dovrà quindi riuscire a trovare soluzioni che rendano comprensibile istintivamente al navigatore dove e cosa toccare. Anche i menù a tendina per esempio risultano antipatici da schermi touchscreen e gli inserimenti di testo creano errori, perdite di tempo e frustrazione all'utente che deve scrivere dal tastierino di un cellulare o da uno schermo.
Se quindi il limite della connessione debole andrà a scomparire quello dell'usabilità no, e quindi sarà necessario iniziare a prendere questi vincoli di progettazione come fondamentali per poter essere visti sul web anche in futuro sia da chi stà usando un display 17" e da chi invece uno da 4", da chi naviga con il mouse e da chi invece con uno schermo touchscreen.
E come si evolverà allora la
rete? Ci saranno due (o più) "web" che viaggeranno paralleli? Ci saranno contenuti duplicati, modificati magari un po nella forma ma, scusate il gioco di parole, non nel contenuto?Simone Grilli | Twitter
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