La Sim è vecchia. La scheda telefonica che si inserisce nei dispositivi mobili si è ristretta nel corso del tempo: grande quanto una carta di credito agli albori della telefonia mobile, oggi è diventata un rettangolo di pochi millimetri di lato. In futuro le iSim saranno ancora più piccole.
Nel frattempo, è arrivata l’eSim, scheda telefonica virtuale che viene memorizzata dal dispositivo mobile che, per esempio, rende dual Sim anche gli smartphone che di Sim fisiche possono alloggiarne una sola. Una comodità che permette di cambiare operatore senza patemi e senza dovere cambiare o alternare Sim.
In Italia diversi operatori di telefonia mobile mettono a disposizione dei propri clienti le eSim e gli smartphone più moderni permettono anche di utilizzarne più d’una. Ma, anche le Sim virtuali stanno cedendo il passo al progresso.
Le iSim di Qualcomm
Qualcomm, azienda americana di ricerca nel campo della telecomunicazione e tra i primi cinque produttori di semiconduttori al mondo, vuole stampare le Sim all’interno dei chip dei dispositivi mobili, chiamati System on a chip (SoC), sistemi su circuiti integrati nei quali trovano spazio il processore, la memoria Ram, parte del sistema video e altri controller. Oggi i SoC sono parte dell’architettura hardware di qualsiasi dispositivo mobile.
Le iSim (integrated Sim) sono quindi Sim virtuali gestite sul circuito integrato e non più gestite da una componente separata, questo permetterà di liberare spazio aprendo le porte a un mercato di dispositivi mobili più performanti.
Cosa cambierà
Con la certificazione della prima iSim, resa possibile dal chip Snapdragon 8 Gen 2 oggi montato sugli smartphone di alta fascia (per esempio il Samsung S23) si apre la possibilità di risparmiare spazio all’interno dei dispositivi mobili e di dedicarlo a batterie più performanti ma anche a tecnologie innovative. Una eSim necessita un modulo hardware dedicati di circa 5x5 millimetri, mentre l’alloggiamento fisico della Sim richiede quasi il doppio dello spazio.
Millimetri che possono essere utilizzati anche per ampliare i sistemi di connettività, garantendo e migliorando la comunicazione tra dispositivi mobili e gadget o tecnologie smart. I dispositivi mobili diventeranno così strumento per un numero maggiore di attività rispetto a quelle attuali.
Tecnologia di nicchia?
Per il momento le iSim necessitano di chip Qualcomm di ultima generazione, si prevede che possano essere proposte su 300 milioni di dispositivi mobili in tempi ristretti, numero che tenderà ad
aumentare esponenzialmente quanto altri chip integreranno le iSim.Smartphone, tablet, Smart watch e altri dispositivi diventeranno quindi uno strumento sempre più centrale nell’interazione tra loro stessi e con il mondo fisico.
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