Le lingue di minoranza non sono lingue minori. In questa frase c’è tutto quanto serve per difendere ciò che la storia ha lasciato nei territori. Esistono idiomi antichi che ci hanno fatto quello che siamo, e nemmeno nell’era della globalizzazione bisogna dimenticarsi l’orgoglio delle origini. E questo il senso dell’operazione che ha portato Motorola, all’Università Libera di Bolzano, a presentare i primi suoi smartphone con interfaccia ladina al mondo, un’operazione che dimostra come la tecnologia possa essere al servizio delle persone. E non viceversa.
Il progetto, realizzato grazie a una collaborazione tra l’Università con Lenovo Foundation, e l’Istituto ladino Micurá de Rü, è stato portato avanti da un team di traduttori e revisori guidato dal professor Paul Videsott, docente di filologia romanza, che ha lavorato con gli sviluppatori di software di Motorola. Proprio il professor Videsott ha spiegato il grande sforzo compiuto dicendo che «si è trattato del più grande lavoro di traduzione in ladino dopo quello fatto con la Bibbia». Tra l’altro inserendo dei neologismi, visto che la lingua diffusa tra l’Alto Adige, il Veneto e il Friuli arriva dall’Ottocento.
Il ladino è primo idioma europeo ad essere implementato nell’ambito dell’iniziativa di Motorola e Lenovo Foundation, che punta a favorire la preservazione delle lingue di minoranza a rischio di estinzione, fondamentali per tramandare e mantenere vive le culture dei popoli che le parlano, ma il progetto era già partito cominciando dal Brasile. Dall'hardware al software, l’obiettivo di Motorola è creare prodotti che permettano a tutti gli utenti di sentirsi inclusi grazie alla sua tecnologia, permettendo di realizzare il massimo potenziale di ciascuno.
Gli smartphone che “parleranno” ladino che sono stati presentati durante il “Ladin Day” sono quelli della serie Edge 50: personalizzabile grazie all’Intelligenza Artificiale, sono innovativi e dal design ricercato, con i modelli 50 ultra, 50 pro e 50 fusion. E per Giorgia Bulgarella, Head of Marketing di Motorola Italia, “siamo fieri che il nostro Gruppo ci abbia scelto come primo Paese europeo per questo pionieristico progetto, che ribadisce la nostra vicinanza ai consumatori italiani e a una delle cose che sta loro più a cuore: il proprio retaggio culturale” ha spiegato Giorgia Bulgarella, Head of Marketing di Motorola Italia.
Il ladino è una delle dodici lingue minoritarie ufficialmente riconosciute in Italia. Si tratta di cinque idiomi retoromanzi parlati da circa 30.000 persone residenti in altrettante valli dolomitiche, ed è considerata dall’UNESCO tra le lingue a rischio di estinzione. L’agenzia delle Nazioni Unite stima, infatti, che ogni due settimane scompaia una lingua indigena, con la conseguente potenziale perdita di circa 3.000 lingue uniche entro la fine del secolo.
Motorola e Lenovo Foudation, oltre al progetto per la preservazione del ladino, ha realizzato insieme a UNESCO anche il whitepaper “Hello Indigenous”, con la realizzazione di interfacce in Nheengatu (regione amazzonica) e Kaingang (sud/sud-est del Brasile), Cherokee (Nord America), Kuvi e Kangri (India) e Maori (Nuova Zelanda). L’introduzione del ladino sui prodotti Edge 50 è solo il primo passo: tutti i prossimi smartphone che verranno lanciati da Motorola lo includeranno infatti nell’interfaccia utente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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