La modella in sneaker diventata stilista: "Ora so che è difficile"

L'indossatrice ha firmato una linea Superga: "Adatta anche a un red carpet. Le decolletè? Se sono scomode restano nell'armadio"

La modella in sneaker diventata stilista: "Ora so che è difficile"

Non c'è festa, evento o «photo call» che non la veda in scarpe da ginnastica. Eppure (o proprio per questo) Binx Walton è infinitamente più chic di tante celebrity che si ostinano a zoppicare su tacchi troppo alti. Binx è proprio così: spontanea, vera, elegante, sempre. Anche se non si separa mai dalle sneaker. E alla gente piace proprio per questo, perché ha la freschezza della ragazza della porta accanto, e l'allure di un'icona fashion 2.0. Oltre ad essere una delle top model più richieste e quotate (l'hanno addirittura definita «il futuro della moda»), questa bellezza made in Usa è una celebrità dei social media, e il suo stile minimal chic è copiato da migliaia di ragazze.

La scorsa stagione ha rimpiazzato Alexa Chung e Rita Ora (altre due icone modaiol-social) come testimonial di Superga, e ora il mitico brand italiano l'ha scelta anche come designer.

Noi l'abbiamo incontrata a Milano durante la settimana della moda, dove fra una passerella e l'altra ha presentato la sua prima mini-collezione di scarpe: «Binx x Superga». Quattro modelli (in vendita da fine ottobre) che reinterpretano le classiche Superga con dettagli tecnici e tocchi minimal anni '90. Tutte in bianco o in nero.

Che sensazione si prova a passare dall'altra parte?

«Non saprei, ma per essere onesti è un gran bel passo. Come testimonial sei solo lì a dire alla gente che una cosa è glamour. Come designer disegni, produci, crei qualcosa che la gente apprezzerà. Disegnare mi ha fatto sentire più fiera di me stessa».

Quindi quando lascerà le passerelle avrà già una carriera assicurata...

«Per ora non smetterò certo di fare la modella, e non penso che potrei mettermi a fare la stilista: per fare sul serio, devi creare una tua maison e la tua azienda, produrre, disegnare e firmare con il tuo nome intere collezioni che la gente troverà belle e comprerà, ma devi anche venderle... Piuttosto mi piacerebbe avere altre collaborazioni: con Superga ho visto il mio progetto svilupparsi dall'inizio alla fine, e ho realizzato un sogno».

La cosa più importante in una scarpa?

«La comodità per arrivare sana e salva a fine giornata! Puoi anche essere la scarpa più bella del mondo ma se sei scomoda non mi avrai mai. Con Superga abbiamo rielaborato il modello base lavorando sul look, ma anche sull'interno, mettendo ad esempio un supporto nella suola, e l'air mash; una fodera speciale che la rende più morbida. E per renderla più cool, abbiamo creato un tessuto a maglia intrecciato...».

Ma lei non usa mai i tacchi?

«Praticamente mai! Uso solo scarpe piatte, ma solo se sono Superga».

Quante scarpe ha nell'armadio?

«Non ne ho idea. Avrò 4 paia di tacchi, e talmente tante scarpe da ginnastica, che non riuscirò mai a usarle tutte, alla fine metto sempre le stesse sneaker. Insomma, tanti ricordi ma un solo paio di scarpe».

Adesso anche le fashion victim usano le sneaker da mattina a sera. Un consiglio per non sbagliare?

«Abbinarle a una gonna e un top: così sei cool ma stai anche comoda. Non vorrei dire, ma se vai a un party, essere brilla e scivolare con le scarpe da ginnastica è molto più chic che con un paio di tacchi».

E nelle occasioni

più ufficiali?

«Il punto non è essere glamour e perfetti, ma come ti senti: se ti senti glam con una t-shirt, la devi mettere. E se ti senti a tuo agio puoi metterti un paio di sneaker anche su un red carpet...».

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