Si fanno sempre più consistenti le prove riguardanti un possibile attentato contro l'Airbus russo partito da Sharm El Sheikh e tragicamente precipato nel Sinai. Secondo quanto riferisce alla Tass una fonte ben informata al Cairo, sul luogo in cui si trovano i resti dell’aereo sono stati rinvenuti degli "elementi che non hanno a che fare con la struttura del velivolo".
L'aereo russo, secondo quanto hanno ipotizzato funzionari del Pentagono, potrebbe esser stato abbattuto da una bomba. Il lampo di calore rilevato dal satellite a infrarossi Usa al momento dell’incidente - spiegano gli americani - è stato intercettato in aria: ciò esclude che l’aereo sia stato abbattuto dal missile, "ma l’opzione su una possibile bomba rimane aperta".
Negli ultimi minuti prima dello schianto, inoltre, sono stati registrati non meglio specificati "suoni di fondo anomali per un volo regolare". La natura di questi suoni è tuttavia ancora da accertare.
Stando a fonti riservate vicine all’inchiesta, sembra che "fino a quattro minuti prima della scomparsa dell’aereo dagli schermi radar"
la situazione fosse "standard" e che quindi né i piloti né altri membri dell’equipaggio, impegnati in "comunicazioni di routine" con la torre di controllo, fossero al corrente di eventuali avarie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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