Argentina, pacco sospetto fatto brillare a casa Bergoglio

Un pacco rinvenuto dinanzi la casa familiare di Bergoglio è stato fatto brillare dagli artificieri: solo immondizia

Argentina, pacco sospetto fatto brillare a casa Bergoglio

Papa Bergoglio, da quando è stato eletto al soglio di Pietro, non si è ancora recato in Argentina, ma nella patria natia, in questi giorni, si parla del pontefice anche per via del più classico dei pacchi sospetti, che era stato piazzato dinanzi l'abitazione familiare dell'ex provinciale dei gesuiti.

Nello specifico, l'oggetto è stato rivenuto presso una dimora della città di cui Jorge Mario Bergoglio è stato anche arcivescovo, ossia Buenos Aires. In fin dei conti, le forze preposte hanno potuto notare, dopo tutte le operazioni del caso, come si trattasse d'immondizia. All'interno della confezione, insomma, non erano presenti ordigni, esplosivi o altre sostanze pericolose. Ma la tipologia d'involucro, con tanto di celofan, suggeriva la necessità di un controllo certosino. Il luogo di ritrovamento, poi, prescriveva che nulla venisse lasciato al caso. Lì, del resto, Bergoglio ha mosso i primi passi.

Stando a quanto riportato da IlMessaggero, che è stato ripreso pure da Dagospia, la notizia ha impiegato poco tempo a fare il giro dell'intera nazione argentina, dove ci si aspetta che, prima o poi, il primo Papa gesuita della storia ecclesiastica faccia il suo ritorno. Almeno per un'unica circostanza nel corso dell'intero pontificato. L'episodio del pacco può passare agli archivi. Le domande sul perché il Santo Padre non abbia ancora deciso di toccare con mano la realtà argentina, invece, non smettono né smetteranno d'interessare le cronache e le ricostruzioni giornalistiche.

Un elemento positivo potrebbe essere fornito dal cambio di governo, che sembra essere meno inviso a Papa Francesco. Alberto Fernandez non è Mauricio Macri. Durante la campagna elettorale, alcuni analisti hanno narrato del lavoro sottotraccia compiuto dall'episcopato. E il Papa non può non esserne a conoscenza. Nel corso della passata estate, Bergoglio ha aperto all'eventualità di una visita apostolica sudamericana. Dopo il Cile, può essere la volta de la Plaza de Mayo. E il 2020 può essere l'anno buono.

Ma Papa Francesco ha anche ipotizzato Pechino come meta annuale. Il che, stando al calendario, potrebbe complicare non poco le cose, ma si vedrà.

Tra chi denuncia ancora il presunto passato peronista del pontefice e chi, invece, ha fatto del Papa una sorta di simbolo oppositivo al neoliberismo di stampo statunitense, le voci sul perché Bergoglio non viaggi verso l'Argentina non hanno fatto che rincorrersi.

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