La loro fuga è finita a Pattaya, in Thailandia. La coppia di truffatori, soprannominati "Bonnie e Clyde italiani", è finita in manette, dopo 6 anni di latitanza. L'Interpol, infatti, li cercava dal 2013. I truffatori avevano messo in piedi, nel 2007, una frode anche ai danni di George Clooney, usando il suo nome, per creare una finta linea di abbigliamento, che vendevano a peso d'oro online.
Lo scorso sabato, il 58enne Francesco Galdelli e la sua complice Vanja Goggi, 45 anni, sono stati svegliati di soprassalto, nella villa che avevano affittato a Pattaya. Alla porta, la Royal Thai Police che, in collaborazione con il nucleo investigativo dei carabinieri di Milano, li cercava da anni. Da mesi, la coppia era sorvegliata dagli investigatori, che li pedinavano personalmente o servendosi di un drone che sorvolava la zona della loro abitazione. Galdelli, in realtà, era già stato fermato nel 2014, ma era riuscito a evadere dal carcere. "È una liberazione", avrebbe detto il Clyde della coppia, quando gli agenti gli hanno messo le manette. La Goggi è stata trovata in un'altra stanza, pallida e provata dai lunghi anni di latitanza. Ora, i giudici locali devono pronunciarsi, per decidere se espellere o estradare i due truffatori, che in Italia sono stati condannati a oltre 6 anni di carcere.
La coppia divenne famosa nel 2007, quando costruì una truffa, servendosi del nome di George Clooney. Sul web erano comparse delle foto, che ritraevano la star in compagnia della truffatrice, spacciatasi inizialmente come sua amante. Ma gli scatti si erano presto rivelati dei fotomontaggi. Intanto, però, i Bonnie e Clyde italiani erano riusciti a vendere diversi capi d'abbigliamento della finta linea dell'attore. Clooney, nel 2010, denunciò i truffatori e il tribunale di Milano li condannò a quasi 9 anni di carcere. Galdelli e Goggi, però, erano poi scappati in Thailandia, per portare avanti le loro attività fraudolente, vendendo online Rolex, inviando ai compratori pacchi di sale.
La polizia locale ha riferito che Francesco Galdelli ha ammesso "di essersi spacciato per George Clooney e di aver creato una firma di abbigliamento per spingere la gente a comprare".Parte del milione di euro messo insieme dalla coppia è stato donato ai Padri Camilliani per un ospedale pediatrico in Thailandia.
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