Dzhokhar Tsarnaev è colpevole. Non ci sono attenuanti per la responsabilità del giovane ceceno emigrato negli Usa nell’attentato alla maratona di Boston, che il 15 aprile di due anni fa causò la morte di tre persone, tra cui un bambino, e il ferimento di altre 260, alcune delle quali subirono amputazioni degli arti. A stabilirlo è stata la giuria al termine del principale processo per terrorismo negli Usa dai tempi della strage di Oklahoma City del 1995, nonché del caso di più alto profilo dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001.
I giurati hanno riconosciuto Tsarnaev colpevole di tutti i 30 capi d’accusa sollevati contro di lui, 17 dei quali prevedono la pena capitale.
Per decidere il suo destino sarà ora necessario avviare un nuovo procedimento legale, ma è chiaro sin da ora che nella migliore delle ipotesi trascorrerà il resto della sua vita dietro le sbarre di una prigione. Nella peggiore finirà davanti al boia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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