"Basta piangere". E la maestra avvelena la bimba italiana in un asilo di Lione

La piccola avrebbe compiuto un anno tra pochi giorni: non sopportando più il suo pianto, la donna le ha fatto bere un prodotto caustico

"Basta piangere". E la maestra avvelena la bimba italiana in un asilo di Lione

Tragedia in un asilo di Lione, dove una bambina di 11 mesi di origini italiane è morta in seguito a un avvelenamento volontario da parte della sua maestra. Gli inquirenti hanno immediatamente fatto partire le indagini per capire come sia potuto accadere e, stando da quanto emerso, la donna sarebbe stata esasperata dal pianto continuo della bambina, che avrebbe compiuto un anno il prossimo giovedì. Il padre della piccola si chiama Fabio Bertuletti, ingegnere di 37 anni di Torre Boldone (Bergamo), che vive da anni a Lione assieme alla moglie francese.

Le forze dell'ordine stanno effettuando tutti gli accertamenti del caso ma la dinamica della tragedia non lascerebbe molti dubbi. Stanca di sentirla piangere, la donna ha prima cosparso il corpo della piccola con un prodotto caustico e poi glielo ha fatto ingerire. Un gesto inspiegabile e una morte terribile per una bambina di soli 11 mesi, uccisa dalle mani della persona della quale i suoi genitori si fidavano ciecamente. La morte della piccola ha sconvolto l'intera Francia e anche la comunità di Torre Boldone, dove la famiglia di Fabio Bertuletti è molto nota. La nonna paterna della bambina è già partita per raggiungere la città francese e stare vicina al figlio e alla nuora in questo momento così straziante.

È il giornale francese Le Figaro a riportare per primo la notizia, spiegando che la piccolina è stata trovata all'interno dell'asilo del terzo arrondissement in stato di incoscienza dai vigili del fuoco. Non è chiaro chi abbia dato l'allarme e perché siano intervenuti i vigili del fuoco, quello che si sa con certezza è che la bambina è stata trasportata d'urgenza nell'ospedale di Bron dove poi è deceduta. Le sue condizioni erano troppo gravi per riuscire a sopravvivere a un gesto così crudele.

Gli investigatori non hanno mai creduto all'ipotesi dell'incidente e così, posta sotto pressione, la dipendente dell'asilo ha ammesso le sue colpe. Il prodotto che le ha fatto bere sarebbe il Destop, un potente disgorgante a base di soda caustica, che la maestra ha dichiarato di averle versato direttamente in gola dopo averglielo cosparso sul corpo.

È un prodotto altamente corrosivo, che viene utilizzato per sgorgare le tubature, quindi non ben comprensibili gli effetti che ha avuto sull'organismo della piccola. Ora la donna si trova in carcere, arrestata per omicidio volontario, ma gli inquirenti proseguono le indagini per acclarare la dinamica esatta di quanto accaduto.

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