La band del Bataclan accusa: "Riapertura occasione mancata"

La band del Bataclan accusa: "Riapertura occasione mancata"

"Per rispetto generale, e per le vittime e il personale del Bataclan, non li inviterò". Così Jules Frotos, il co-direttore del Bataclan, aveva parlato agli Eagles of Death Metal, la band che suonava la sera dell'attacco jihadista a Parigi.

Un invito a stare lontani, dovuto alle dichiarazioni che nell'ultimo anno hanno reso i membri della band, sostenendo a più riprese che alcuni degli uomini della sicurezza presenti quella sera avevano lasciato il loro posto, appositamente per agevolare l'attacco dei jihadisti.

E se il management del locale aveva negato l'ingresso ai membri della band per il concerto di Sting, che ha riaperto la sala, assicura anche che Jesse Hughes, il cantante, abbia provato a entrare insieme a un altro membro della band.

Una tesi che lui smentisce, dicendo a laPresse che era "davanti al locale per guardare", quando un poliziotto lo ha invitato ad allontanarsi.

"Questo codardo Jules Frutos sente il bisogno di rovinare la riapertura del suo club diffondendo storie false alla stampa", ha poi detto alla France Press, accusandolo di distruggere "una magnifica opportunità di pace e amore".

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