Bangkok, attentatore straniero e con complici

Diffuso l'identikit del presunto attentatore. Le indagini si concentrano sulla pista uigura

Bangkok, attentatore straniero e con complici

Mandato di arresto contro il giovane sospettato di aver piazzato l’ordigno esploso lunedì sera a Bangkok. Secondo la polizia thailandese l’uomo potrebbe essere "uno straniero" (e con origini "miste") con alcuni complici che appaiono nel video, con una maglietta rossa e una bianca. Per quanto sgranato nel filmato i due sembrano fare spazio al ragazzo con la maglietta gialla che poi lascia lo zaino a terra. Si soffermano poi per una decina di secondi coprendo l’ultimo arrivato. La coppia di sospettati si allontana insieme, mentre il giovane contro cui è stato emesso il mandato di arresto li segue pochi secondi dopo e si allontana da solo, senza lo zaino.

L’attentato a Bangkok potrebbe essere una vendetta per la recente deportazione di un centinaio di uiguri dalla Thailanda in Cina: è questa una delle piste che stanno seguendo gli investigatori, stando a quanto riferiscono il Bangkok Post e altri giornali locali. Fonti della polizia thailandesi hanno indicato in militanti uiguri, minoranza turcofona di religione islamica, tra i possibili responsabili dell’attentato. Nel luglio scorso, la Thailandia era finita nell’occhio del ciclone per aver deportato 109 uiguri in Cina dopo averli fermati per ingresso illegale nel Paese. La minoranza islamica è oggetto di una repressione culturale e religiosa da parte di Pechino.

Non ci sono italiani tra le vittime

dell’attentato: lo fa sapere la Farnesina riferendo che, attraverso l’ambasciata in Thailandia, ha terminato le verifiche sui nominativi dei deceduti e feriti. Tra questi, sottolinea, non risulta alcun cittadino italiano.

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