In Bangladesh è avvenuto in questi giorni un “linciaggio” ad opera di cittadini inferociti contro dei presunti “rapitori di bambini”.
Sarebbero otto le vittime finora accertate dei recenti attacchi perpetrati dalle folle inferocite, avvenuti nei dintorni della capitale del Paese, Dacca. A detta delle forze dell’ordine locali, la collera popolare si sarebbe scatenata dopo che, la scorsa settimana, hanno iniziato a circolare su YouTube, su Facebook e su altri siti web “centinaia” di video e di segnalazioni circa la presenza di “criminali” intenti a sequestrare minorenni per destinarli a “sacrifici umani”. In base ai post incriminati, la banda di rapitori in questione, immolando bambini all’Onnipotente, avrebbe puntato ad assicurare al Bangladesh una spedita realizzazione del Padma Bridge, ponte attualmente in costruzione a sud di Dacca.
Nonostante tali contenuti pubblicati su Internet siano stati immediatamente etichettati dalla polizia bengalese come delle “totali falsità”, la rabbia della gente è esplosa e ha messo nel mirino degli “innocenti”. Le otto persone, tutte poco più che trentenni, linciate ultimamente dalla folla nella periferia della capitale bengalese in quanto sospettate di “decapitare i bambini per assicurare al Paese la benevolenza divina” sono state quindi definite dalle forze di sicurezza come “martiri della follia umana”. Tra quegli innocenti massacrati vi è anche una ragazza madre, Taslima Begum, che lascia per sempre i suoi due figli, di 11 e 4 anni di età.
I tutori dell’ordine pubblico hanno poi annunciato di avere arrestato, per il pestaggio a sangue degli otto individui bollati ingiustamente come “rapitori di minori”, una “dozzina di soggetti” e ha contestualmente segnalato che potrebbero esserci presto “ulteriori attacchi” istigati dagli stessi video falsi. In realtà, riportano i media locali, si starebbero già verificando nelle periferie di Dacca nuovi raid punitivi contro individui sempre sospettati di immolare i più piccoli per favorire la rapida costruzione del Padma Bridge.
Il capo della polizia del Bangladesh, Mohammad Javed Patwary, ha
successivamente esortato i vertici di Google, società che controlla la piattaforma YouTube, e di Facebook a rimuovere al più presto i contenuti web attinenti all’inesistente banda di “rapitori di bimbi”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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