Ora Bill Gates non può più nasconderlo o negarlo, come ha fatto fino a poche settimane fa: il fondatore di Microsoft era nella cerchia delle amicizie di di Jeffrey Epstein, il finanziere accusato di trattifco di minori e abusi sessuali morto in carcere lo scorso 10 agosto, insieme a personaggi altrettanto famosi e illustri come il Principe Andrea, l'ex Presidente Usa Bill Clinton e il regista Woody Allen. Bill Gates andava spesso a trovarlo nel suo appartamento di Manhattan e non poteva certo far finta di non sapere chi fosse, dato che il finanziere era già stato in prigione per istigamento alla prostituzione di una minorenne ed era registrato come autore di reati sessuali. Addirittura discuteva con lui di cause filantropiche o iniziative benefiche. "Il suo stile di vita", scrisse il fondatore di Microsoft in una email indirizzata ad amici, dopo un incontro con Epstein risalente al 2011 "è molto diverso dal mio e per certi versi intrigante anche se non è fatto per me". "Gates si riferiva solo all'arredamento del suo appartamento", ha spiegato la sua portavoce Bridgitt Arnold. "Non c'è mai stata approvazione - ha precisato -del suo stile di vita e neanche interesse". "Il signor Gates", ha concluso la portavoce, "si pente di averlo incontrato e riconosce che fu una valutazione errata".
Nel 2011, Bill Gates ha incontrato Epstein più volte nella sua abitazione per discutere di alcune raccolte fondi, riferisce il New York Times. I due sono rimasti in contatto anche negli anni successivi e nel 2013 il fondatore di Microsoft ha volato sul jet privato di Epstein dal New Jersey a Palm Beach, in Florida. La sua portavoce spiega che Gates non era a conoscenza del fatto l'aereo fosse di proprietà di Jeffrey Epstein. Sebbene il rapporto tra i due milionari si fosse apparentemente raffreddato dopo il 2014, la Bill & Melinda Gates Foundation è rimasta in contatto con il finanziere fino al 2017. Tra gli incontri che il giornale ha ricostruito, riporta l'Agi, ce n'è uno in particolare, datato 31 gennaio 2011, e al quale partecipò una ex Miss Svezia, che aveva avuto una storia con Epstein, e la figlia di 15 anni. L'incontrò cominciò alle 8 di sera e andò avanti per molte ore. Secondo i media americani, due membri della cerchia interna di Gates fungevano da intermediari tra Gates ed Epstein. Una, Melanie Walker, conobbe Jeffrey Epstein dopo essersi laureata nel 1992; si trasferì a New York, dove soggiornò in un edificio di proprietà del finanziere. Ha anche lavorato per lui nel 1998 come consulente scientifica, dopo essersi laureata in medicina. È entrata a far parte della Gates Foundation nel 2006. Fu lì che conobbe Boris Nikolic, che era consulente scientifico della Fondazione Gates e che poi presentò a Jeffrey Epstein.
A questo punto è chiaro che Bill Gates ha completamente travisato e mentito circa la natura dei suoi incontri con il finanziere morto in carcere a New York lo scorso 10 agosto, in circostanze ancora da chiarire - sebbene i medici legali abbiano appurato si sia trattato di un suicidio. Com'è possibile che Epstein sia rimasto solo? L'Fbi sta indagando sul malfunzionamento delle due telecamere posizionate fuori dalla cella del carcere dove si sarebbe suicidato il finanziere. Secondo quanto riportano alcuni media Usa, le videocamere sarebbero state trasportate a Quantico dal Metropolitan Correction Center di Manhattan, dove Epstein era detenuto in attesa di processo.
Secondo quanto emerso nelle scorse settimane, da fonti citate dal Washington Post, sarebbero stati almeno otto i membri del personale dell’Ufficio federale delle carceri (Federal Bureau of Prisons) che hanno ignorato l’ordine di non lasciare il miliardario da solo nella sua cella.
Secondo il responso ufficiale dell'autopsia eseguita sul corpo dell'ex miliardario accusato di traffico sessuale di minori, si sarebbe trattato di un suicidio per impiccagione. Sembrava dunque fugato ogni dubbio concernente le cause del macabro decesso, ma ora gli avvocati mettono in discussione questa versione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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