Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha di recente annunciato una “stretta” sul fronte pensionistico al fine di risanare il bilancio federale.
Il leader nazionalista ha infatti comunicato in questi giorni ai media nazionali un “inasprimento” dei requisiti anagrafici per ritirarsi dal mondo del lavoro. In base al piano predisposto dall’esecutivo verde-oro, gli uomini e le donne che vorranno andare in pensione dovranno avere entrambi raggiunto “65 anni di età”. Bolsonaro ha presentato tale innalzamento dell’età anagrafica necessaria a godere delle prestazioni previdenziali come un “intervento imprescindibile” per scongiurare il “collasso” delle casse statali, disastrate dalle riforme pensionistiche “scellerate” varate in passato dai governi di sinistra.
In virtù della normativa introdotta dalle precedenti amministrazioni socialiste, i cittadini potevano infatti ritirarsi dal mondo del lavoro a “qualsiasi età”, in quanto non erano richiesti dalle autorità precisi requisiti anagrafici, ma “soltanto 15 anni di contributi”. Di conseguenza, il sistema previdenziale brasiliano si è trovato per anni costretto a pagare assegni a milioni di “baby-pensionati”, ingigantendo a un ritmo irrefrenabile il deficit pubblico.
Le politiche “generose” sviluppate dai precedenti esecutivi federali sono state quindi bollate da Bolsonaro come dirette a consolidare il “consenso clientelare dei sodali di Lula” a scapito degli equilibri di bilancio e del “benessere delle nuove generazioni”. La linea del rigore annunciata ultimamente dal presidente nazionalista sul fronte previdenziale servirà ad “arrestare il declino economico del Paese” e a risparmiare, a detta del capo dello Stato, “miliardi di risorse” da investire in “lotta alla criminalità, istruzione, infrastrutture”.
Rogerio Marinho, segretario di Stato alle Politiche sociali nell’ambito del ministero dell’Economia verde-oro, ha successivamente fornito alla stampa numerosi dettagli circa la stretta disposta da Bolsonaro in ambito previdenziale.
Costui ha così precisato che i cittadini intenzionati a ritirarsi dal mondo del lavoro dovranno anche possedere, in aggiunta ai 65 anni di età anagrafica, il requisito di “35 anni di contributi versati”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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