C'era anche Salah Abdeslam, l'attentatore del Bataclan ricercato dal 13 novembre scorso, nel covo ispezionato dalla polizia martedì scorso.
Nell'appartamento di Bruxelles perquisito e dove avvenuta una sparatoria in cui è rimasto ucciso un terrorista, infatti, sono state trovate le impronte digitali del jihadista, l'unico ancora in vita tra gli assalitori di Parigi. La procura federale belga non ha però voluto fornire altri dettagli "nell’interesse dell’inchiesta" che è in corso.
Si fa sempre più probabile - e i media ne sono sicuri - l’ipotesi che uno dei due uomini in fuga dall’appartemento della rue du Dries possa essere proprio Salah, anche se le impronte digitali non sono databili e non si può quindi stabilire se l'uomo fosse presente durante il blitz o se sia solo passato dal lì nei mesi scorsi. Impronte e tracce di dna di Salah erano infatti già state ritrovate lo scorso 10 dicembre in un altro appartamento servito da covo terroristico perquisito a Schaerbeek, in rue Henri Bergè, dove erano state rinvenute anche tracce di esplosivo usato per fabbricare le cinture dei kamikaze.
Quel che è certo, per ora è che Mohammed Belkaid, il 35enne algerino ucciso tre giorni fa nel sobborgo di Forest a Bruxelles nello scambio di fuoco con la polizia
sarebbe stato anche, "più che verosimilmente", colui che sotto la falsa identità di Samir Bouzid fornì appoggio logistico ai membri della cellula jihadista autrice degli attacchi terroristici del 13 novembre scorso a Parigi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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