Il primo ministro canadese, il liberale Justin Trudeau, è ultimamente rimasto coinvolto in uno scandalo che rischia di compromettere la sua immagine di politico sempre pronto a difendere i diritti e l’identità delle minoranze etniche. Sui network nazionali ha infatti cominciato a circolare una sua vecchia foto in cui egli prenderebbe in giro le persone di colore.
Il settimanale americano Time ha appunto pubblicato di recente un’istantanea scattata nella primavera del 2001, durante una serata di gala che ha avuto luogo all’interno di un’esclusiva scuola privata di Vancouver, la West Point Grey Academy. Tra i partecipanti alla festa in costume, denominata “Notti arabe”, vi era, stando all’immagine diffusa dalla rivista statunitense, anche l’allora ventinovenne Trudeau, che, dal 1999 al 2001, ricopriva in quella struttura l’incarico di docente di matematica e di lingua e letteratura francesi.
Nella foto incriminata si vede il futuro premier del Canada con indosso un turbante, un abito bianco che richiama quello degli sceicchi e con il volto “annerito”. Tale diapositiva è stata fornita a Time dal magnate Michael Adamson, ex alunno della scuola di Vancouver, che ha assicurato la veridicità della prima. L’istantanea diffusa dal settimanale farebbe appunto parte dell’album fotografico ufficiale della West Point Grey Academy relativo all’anno scolastico 2000-2001.
Sull’onda dell’indignazione maturata nell’opinione pubblica nazionale, il Partito liberale, tramite la sua responsabile della comunicazione Zita Astravas, ha reagito negando qualsiasi valenza razzista dell’immagine dell’esponente progressista. La donna, dopo avere confermato che l’uomo con la faccia annerita immortalato alla festa di gala è proprio un allora ventinovenne Trudeau, ha quindi precisato: “Quell’’istantanea è stata scattata in un anno in cui egli insegnava in una scuola privata di Vancouver, durante una festa in costume incentrata sulle atmosfere mediorientali e arabe. Il futuro primo ministro e alcuni suoi colleghi si erano in quell’occasione travestiti da personaggi dei film di Aladino”.
Alla fine, il leader liberale, in piena campagna elettorale, ha deciso di scusarsi pubblicamente davanti alle telecamere dei network locali, affermando di avere “fatto una sciocchezza” nel prendere parte a quella serata con la faccia dipinta di nero. Egli ha successivamente dichiarato: “Non dovevo farlo. Sono veramente dispiaciuto”. Il premier ha quindi chiarito che avrebbe deciso di truccarsi in quel modo diciotto anni fa poiché doveva allora intrattenere gli altri partecipanti alla serata interpretando la canzone folk giamaicana Day-O, divenuta celebre nel mondo grazie all’arrangiamento messo a punto dalla star afroamericana Harry Belafonte.
Trudeau ha
poi puntualizzato:“Per me, quella foto, nel momento in cui è stata scattata, non era assolutamente razzista. Oggi, invece, abbiamo tutti una conoscenza e una sensibilità adeguate a condannarla con nettezza”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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