La luce del sole è come un pennello magico che muta costantemente colori e linee in un enorme dipinto ad olio. In lontananza si ergono montagne innevate ai cui piedi crescono verdi alberi di pino, alte betulle bianche, antichi pioppi e vecchi olmi. Anche le verdi praterie ricolme di fiori colorati, brillanti come stelle luminose, sono baciate dai raggi del sole. Una decina di piccole yurte rosa sono la dimora dei pastori locali: qui vivono i Kazaki, i figli dei Monti Tianshan, celebri per la loro grande ospitalità, le doti canore e l’abilità nel danzare.
“Non si ha veramente idea di quanto sia grande la Cina, se non si viene nello Xinjiang; non si conosce veramente la bellezza dello Xinjiang, se non si visita Ili”. Dicono tutti così, dopo essere stati a Ili. La prefettura autonoma kazaka di Ili della Regione autonoma uigura dello Xinjiang – o più semplicemente la prefettura di Ili - è situata nella parte Nord-Occidentale del Xinjiang e confina ad Ovest con il Kazakistan. La prefettura prende il nome dal fiume Ili, occupa una vasta area e dispone di risorse naturali abbondanti: la sua superficie totale è di 350.000 chilometri quadrati e include pianure, montagne, colline, deserti e terreni coltivabili.
L’arido Xinjiang è una prefettura con caratteristiche climatiche uniche, dove le piogge sono relativamente abbondanti e il clima è mite. Per queste favorevoli condizioni, simili a quelle della regione del Jiangnan (la regione a sud del Fiume Yangze), la prefettura di Ili è anche conosciuta come la “Jiangnan della frontiera occidentale”. Ili vanta una lunga storia che negli ultimi 2 mila anni si è sovrapposta a quella delle frontiere della Cina e che può essere fatta risalire alla dinastia Han. Secondo quanto riportato dallo Shiji (Memorie di uno storico) e dallo Hanshu (il Libro degli Han), i primi ad abitare nei territori della prefettura di Ili furono i Wusun, che tra la fine del III secolo a.C. e l’inizio della dinastia Han occidentale migrarono dal corridoio di Hexi (nell’odierna Provincia del Gansu) nei territori dell’attuale prefettura autonoma di Ili.
Durante le dinastie Liao e Song nella prefettura si trasferirono molte persone di etnia Han e l’agricoltura conobbe un notevole sviluppo. Durante la dinastia Qing, in momenti successivi, Kazaki, Uiguri, Han, Xibe, Mancesi e popolazioni di altre etnie si trasferirono a Ili, dedicandosi alla produzione agricola e all’allevamento. Grazie al duro lavoro di questi diversi gruppi etnici, l’economia locale prosperò grandemente e la città di Huiyuan venne per questo soprannominata “piccola Pechino”. La prefettura autonoma kazaka di Ili fu istituita formalmente nel 1954. Il Lago Sayram è una delle bellezze naturali più famose dello Xinjiang. Sebbene nello Xinjiang siano presenti bellissimi laghi molto conosciuti – come il Kanas, il Tianshan e il Tianchi – il Lago Sayram si distingue per diversi motivi. Si trova a 2.073 metri sopra il livello del mare e ricopre un’area di oltre 450 chilometri quadrati; è cioè il lago di montagna più grande e più alto dello Xinjiang - poiché la sua superfice totale è 70 volte maggiore di quella del Lago Occidentale di Hangzhou. È anche uno dei laghi con le acque più trasparenti del paese: secondo un antico detto infatti il Lago Sayram è “l’ultima lacrima dell’Oceano Atlantico” (la parola “sayram”, in kazako, significa “desiderio”).
Da millenni il lago si estende placidamente tra le cime del Monte Tianshan, ogni estate fino all’autunno il bestiame pascola tranquillo su campi verdissimi mentre l’acqua del lago, limpida e blu, riflette le cime innevate. E chiunque visita Ili non dimentica questo intenso blu del Lago Sayram. La Prateria di Nalati è una delle quattro più grandi praterie del mondo e, fin dai tempi antichi, è conosciuta come culla dei Kazaki. Qui da sempre vengono tramandati i costumi, le usanze e la ricca cultura del popolo kazako. Nell’aprile 2005, la Prateria di Nalati è stata inserita Guinnes dei Primati in quanto “prateria con il maggior numero di abitanti kazaki”. Ogni anno, a giugno, Nalati entra nella stagione d’oro delle praterie: tante specie di fiori selvatici vi fioriscono, colorandola di rosso, giallo, blu e viola. In questo periodo vi si celebrano numerose feste tradizionali, lo splendido ambiente della prateria fa da sfondo alle usanze e ai costumi locali dei Kazaki, colorando quel fondale peculiare delle zone di frontiera.
La Valle di Guozigou si estende per 28 chilometri ed è interamente ricoperta da meli selvatici, albicocchi e noci. Questo paesaggio va contemplato dall’alto in tutta la sua bellezza: cime innevate, alte montagne, ricchi frutteti e splendidi fiori. All’interno della valle è invece possibile ammirare - in un solo giorno di cammino – i paesaggi tipici di ciascuna delle quattro stagioni, che formano il panorama unico della prefettura di Ili.
La Valle di Guozigou, porta di accesso di Ili e parte settentrionale dell’antica Via della Seta nello Xinjiang, ha ancheampie e promettenti prospettive di sviluppo grazie alla “Belt & Road”. Nel 2011 il ponte di Guozigou è stato ufficialmente aperto al traffico e per i turisti che intendono visitare la valle, l’ingresso è ormai molto più agevole.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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