Le macchine dei turisti prese d'assalto come le diligenze del Far West.
Non da banditi pronti a rapinare i danarosi viaggiatori, ma da migranti disposti a tutto pur di passare la Manica e passare in Gran Bretagna. A Calais, sulla sponda francese del braccio di mare che divide le Isole britanniche dal Continente, da molti mesi migliaia di immigrati provano ogni espediente pur di attraversare il mare e arrivare in Inghilterra.
Prima tentavano di nascondersi sui traghetti; quindi, dopo la militarizzazione del porto da parte dei francesi, hanno spostato la propria attenzione sui tir fermi in coda per entrare nell'Eurotunnel. Oggi, racconta la radio inglese Lbc, arrivano anche le prime testimonianze di turisti "abbordati" dai migranti decisi a tutto pur di passare.
Una donna inglese di ritorno in patria dopo una gita in Francia ha raccontato alla radio: "Ho fatto per anni il tragitto per Calais e ritorno, spesso con i bambini. Lo faccio almeno un paio di volte all'anno, ma negli ultimi mesi la differenza è vistosa. Non appena lasci il porto vedi una fila di uomini lungo la strada che aspettano solo che i veicoli si fermino. Era il crepuscolo, quando alcuni uomini hanno tentato di introdursi nella nostra macchina, cercando di forzare le portiere."
"Intorno al porto di Calais è sorta ormai una specie di favela...
Uno spettacolo molto triste ma anche inquietante". Nonostante le misure restrittive - e in alcuni casi anche molto violente - messe in atto dalle autorità francesi, la cittadina francese non cessa di essere meta di un vero e proprio flusso migratorio che sembra non conoscere sosta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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