California, trovato (e ucciso) il killer della sparatoria al festival di San Josè: è italo-iraniano

Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di Santino William Legan, 19 di origini italo-iraniane. Il giovane avrebbe raggiunto il Gilroy Garlic Festival di San Josè attraverso un torrente e avrebbe raggiunto il perimetro della festa tagliando un recinto. Ricercato un altro sospetto

California, trovato (e ucciso) il killer della sparatoria al festival di San Josè: è italo-iraniano

Durante la sparatoria al Gilroy Garlic Festival di San Josè, hanno perso la vita tre persone e ne sono rimaste ferite almeno 15. E poco dopo l'accaduto, la polizia ha ucciso il presunto killer. Il tutto è avvenuto "in meno di un minuto", ha dichiarato Scot Smithee, capo della polizia della città di Gilroy, 48 chiloemtri a sud-est della città dove si svolge il festival gastronomico, che esiste dal 1979. Ma secondo le prime ricostruzioni, sono servite diverse ore prima che Santino William Legan fosse identificato come il responsabile della vicenda.

Le letture suprematiste

Secondo quanto riportano i media statunitensi, il 19enne Legan avrebbe origini italiane e iraniane e avrebbe condiviso, in passato, sui social network, post con posizioni suprematiste. A definire la sua provenienza il giovane stesso, sul suo profilo Instagram. Un profilo con il suo nome è stato oscurato poco dopo, ma alcuni utenti su Twitter avrebbero fotograato gli unici tre post dell'account: in uno di questi, il giovane avrebbe invitato a leggere "Might is Right", di Ragnar Redbeard, un testo di fine Ottocento che invoca il darwinismo sociale, l'anarchia, il razzismo e che è considera un'opera a favore del suprematismo. Nel post, inoltre, avrebbe espresso odio verso le "orde di meticci" e gli "stupidi bianchi della Silicon Valley".

Le modalità di attacco

In base alle prime ipotesi, l'autore della sparatoria potrebbe essersi introdotto al festival attraverso un torrente, tagliando il recinto intorno al perimetro e superando così metal detector e vari altri dispositivi di sicurezza. All'inizio, quando Legan ha esploso i primi colpi, i partecipanti hanno pensato si trattasse di fuochi d'artificio e soltanto quando sono state viste le prime persone a terra, coperte di sangue, in molti hanno iniziato a scappare disperati. Quello di ieri era il terzo e conclusivo giorno del festival gastronomico: il killer, vestito di verde, sarebbe stato visto avviarsi verso le persone radunate vicino al palco, dove una band stava suonando. Da quel momento avrebbe iniziato a sparare. In rete è finito un video in cui si avvertono cinque colpi mentre una voce ripete "costa sta succedendo? Hanno sparato".

Un altro sospettato

La polizia, inoltre, in queste ore sarebbe alla ricerca ance di un secondo sospettato. Il capo degli agenti avrebbe detto ai giornalisti: "Riteniamo che, sulla base delle dichiarazioni dei testimoni, ci sia stato un secondo individuo coinvolto in qualche modo, non sappiamo quale". Secondo altri testimoni, il presunto attentatore aveva un abbigliamento militare, con giubbotto antiproiettile e pantaloni mimetici. "Sembrava volesse uccidere il maggior numero di persone possibili", ha dichiarato uno dei presenti.

Tra le vittime della sparatoria ance un bambino di sei anni, Stephen Romero, colpita insieme alla madre, Barbara Aquirre, che è stata colpita allo stomaco e a una mano ma non sarebbe in pericolo di vita. Anche la nonna del piccolo sarebbe stata ferita. Cinque persone, tra i feriti, sono state dimesse mentre gli altri restano in condizioni critiche.

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