Sparito dai riflettori durante gli utlimi sei giorni, il candidato Roy Moore - repubblicano dell'Alabama che corre per un seggio al Senato - è ricomparso. Poco prima del comizio finale a Midland City, Moore si è fatto intervistare da una ragazzina di 12 anni per una tv cristiana. Lei è Millie March, ragazzina famosa nei circoli conservatori per le sue invettive contro Barack Obama. Moore ha deciso di rilasciare a lei un'intervista dopo giorni di silenzio e rifiuto di parlare con i giornalisti. L'ex giudice ultracattolico aveva persino rinunciato a una faccia-a-faccia con il avversario, il democratico Doug Jones. Il motivo? Per il candidato repubblicano, Jones ha idee troppo liberali sui diritti transgender.
La scelta di interrompere il silenzio rilasciando un'intervista a una ragazzina di 12 anni è discutibile se consideriamo che Moore è acciusato di aver molestato minorenni quando aveva 30 anni.
Ma America First Project, gruppo pro- Trump, ha affermato di aver organizzato l'intervista per dimostrare appunto che il candidato può contare di un appoggio su larga scala. La giovane ha chiesto a Moore del suo sostegno al muro di Trump con il Messico e su quelli ritenga essere i problemi per l'Alabama.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.