Arrivano le prime reazioni concrete dell'Italia all'indomani del raid americano che ha ucciso dieci persone all'aeroporto internazionale di Baghdad, tra cui il generale iraniano Qassem Soleimani.
Secondo quanto riferito dall'agenzia AdnKronos, che ha potuto consultare fonti del ministero della Difesa, il nostro Paese ha sospeso “in linea con la coalizione” la missione di addestramento delle truppe irachene. È questa, dunque, una delle “misure di sicurezza decise ieri”.
Le stesse fonti confermano che la missione “una volta stabilizzata la situazione, verrà ripresa quanto prima” e che la sospensione dell'addestramento riguarda solo una delle attività della missione stessa. Come hanno inoltre confermato fonti militari tedesche, la medesima sospensione riguarda tutti i Paesi della coalizione anti Isis.
La decisione è inoltre stata presa dal comando della coalizione a guida Usa come misura precauzionale per proteggere i soldati presenti in Iraq nell'ambito della cosiddetta operazione "Inherent Resolve".
Anche la Nato ha sospeso le missioni di addestramento in Iraq. Il portavoce Dylan White ha detto che “la Nato sta monitorando attentamente la situazione nella regione” e che “rimane in stretto contatto con le autorità statunitnesi”. White ha inoltre aggiunto che “la sicurezza del nostro personale in Iraq è di primaria importanza. Continuiamo a prendere tutte le necessarie precauzioni”.
Ricordiamo che la Nato è presente in Iraq su richiesta del governo di Baghdad per aiutare a rafforzare le forze irachene a prevenire il ritorno dell'Isis.
Le parole di Di Maio e Conte
Nel frattempo sono arrivate le prime parole del ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, sui fatti di Baghdad: “Negli ultimi giorni – ha scritto su Facebook il titolare della Farnesina - come Italia abbiamo lanciato un forte appello al dialogo e alla responsabilità, invitando a mantenere aperti i canali con tutti gli interlocutori, evitando atti che possano avere gravi conseguenze".
Di Maio ha inoltre aggiunto che “se vogliamo essere davvero incisivi 'Unione Europea deve saper parlare con una sola voce. Ed è per questo che ho apprezzato l'invito alla moderazione e alla de-escalation dell'alto rappresentante Ue, Josep Borrell".
E il premier Giuseppe Conte, commentando quanto accaduto in Iraq, afferma di essere preoccupato per i nostri soldati: "Serve un piano affinché l'Europa possa esercitare tutto il proprio peso diplomatico per evitare sviluppi imprevedibili e vanificare così tutti gli sforzi per stabilizzare l'area. Massima attenzione per i nostri militari nella regione".
Il comunicato dell'ambasciata iraniana in Italia
A Roma l'ambasciata dell'Iran in Italia ha condannato la morte di Soleimani e sottolineato che “tutti i paesi e le nazioni desiderosi di pace nel mondo hanno il dovere e la responsabilità di constatare simili iniziative unilaterali e contrarie al diritto internazionale, che mettono a repentaglio la stabilità regionale e mondiale. Il silenzio di fronte a queste violenze induce Washington ad ignorare ulteriormente l'ordine internazionale, minacciando irrimediabilmente la pace nel mondo”.
La
sede diplomatica ha inoltre auspicato che “le personalità e autorità politiche, organizzazioni, istituzioni e mass media italiani oppongano una chiara e ferma condanna all'azione statunitense”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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