Caro vecchio cantiere, caro vecchio treno: nuova vita a Beijing

Dov’era a Beijing la sede del Comitato organizzatore delle Olimpiadi? Dentro un ex distretto industriale

Caro vecchio cantiere, caro vecchio treno: nuova vita a Beijing

Ristrutturare e riutilizzare vecchie fabbriche abbandonate per dar loro vita nuova è pratica comune in quei paesi che mirano a promuovere uno sviluppo sostenibile e a proteggere l’ambiente. A motivo delle Olimpiadi Invernali, Beijing ha intrapreso grandi opere di ristrutturazione in due estese zone industriali trasformandole in luoghi da visitare: il parco dell’ex distretto industriale di Shougang e la fabbrica di locomotive di Erqi.

Nuova vita, nuove attrazioni

Fra le dodici sedi di gare olimpiche, il Big Air Shougang è una vera e propria attrazione per i fotografi: la sua forma moderna ed elegante, sotto le luci colorate della sera, ricorda una scarpa con tacco alto, proprio come una di quelle di cristallo che indossava Cenerentola. La sua immagine si riflette nelle acque del fiume Yongding e oscilla assecondandone le onde autorizzando ogni cameraman a dare libero sfogo alla propria immaginazione. Il Big Air Shougang (chiamato anche Snow Flying Sky perché il suo design si ispira al “Cielo Volante” rappresentato negli antichi affreschi di Dunhuang) è situato nel parco dei resti industriali di Shougang, dove troviamo anche il Comitato Organizzatore Olimpico e Paralimpico Invernale di Beijing 2022 e l’Arena di hockey di Shougang. Camminando nel parco è possibile apprezzare quanto le aree verdi e i laghetti contribuiscano a dare una nuova vita alla gigantesca fabbrica abbandonata.

Il Shougang Group era una delle prime industrie siderurgiche moderne della Cina settentrionale. Nel 1919 gli altiforni vennero importati dagli Stati Uniti e in seguito in Cina vennero sviluppate autonome tecniche per la produzione dell’acciaio, veramente molto avanzate per quell’epoca, che vennero poi esportate in altri paesi. Il Shougang Group rientra senza dubbio tra i molti primati cinesi poiché è stata una delle prime dieci aziende siderurgiche del paese negli anni ’70 ed era in grado di generare un quarto dei profitti e delle tasse di Beijing. E’ il più grande e completo impianto di produzione siderurgica preservato in Cina. Ebbene, per ospitare le Olimpiadi estive del 2008 e assecondare le crescenti esigenze di urbanizzazione, il governo di Beijing prese la decisione di spostare fuori città il Shougang Group, al quale sono stati necessari ben cinque anni, dal 2005 al 2010, per trasferire la propria industria siderurgica da Beijing all’area Caofeidian della città di Tangshan, nello Hebei. Ma... una volta andati via i lavoratori, gli edifici rimasero vuoti e nei circa 70 ettari dell’intero distretto industriale regnò un silenzio surreale. I preziosi resti industriali, gli altiforni, la torre di raffreddamento, le linee speciali ferroviarie e le locomotive restarono lì, in attesa di una nuova vita.

La svolta

Ecco che nel 2018, non appena ricevuto il mandato di ospitare le Olimpiadi invernali del 2022, il governo di Beijing ha subito deciso di far risiedere il Comitato Organizzatore Olimpico nell’area ormai deserta di Shougang e ha rapidamente elaborato un piano triennale di ristrutturazione. L’intera zona industriale, un tempo abbandonata, è ora completamente riqualificata e trasformata in un parco funzionale. “La riqualificazione del distretto di Shougang e il completo sviluppo dell’intero parco sono stati realizzati utilizzando il modello chiamato “sport+”, cioè sport+tecnologia, sport+cultura, sport+industria di ghiaccio e di neve, tutti in sinergia fra loro”, ci dice Liu Xinghua, direttore del Dipartimento per il patrimonio olimpico del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi Invernali. “Risultato? Molte strutture del patrimonio industriale di Shougang, originariamente dismesse, giorno dopo giorno sono state trasformate in moderni uffici, sale espositive, arene, centri di supporto, alberghi e bar…”. “Posso dirvi che sarà una sede davvero spettacolare”, disse nel 2017 lo stesso presidente del CIO Thomas Bach, appena il progetto di ristrutturazione di Shougang fu ratificato dal Comitato esecutivo. “Per
me, da un punto di vista architettonico, è assolutamente interessante” aggiunse, “se aveste l’opportunità di vederlo, non perdetevelo”. L’altoforno n.3, da quando fu costruito nel 1958, è stato uno degli altiforni maggiormente utilizzato.

Oggi è stato completamente ristrutturato e viene adibito a museo. Il lago artificiale Xiuchi, creato nel 1940 per immagazzinare l’acqua di ricircolo della produzione del ferro, è stato completamente trasformato. In superficie è possibile ammirare un bellissimo laghetto, sottoterra trovano spazio una sala espositiva circolare e una grande autorimessa
in cui possono parcheggiare ben 855 veicoli. Tutta la zona circostante è ora uno spazio molto ambito per gli expo culturali innovativi. Anche quest’area originariamente adibita alla produzione dell’acciaio, è stata ora dunque trasformata in una delle sedi del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi Invernali di Beijing. L’officina per il carbone raffinato è ora un campo di allenamento per la squadra nazionale di sport sulla neve, i silos di metallo sono diventati bar, i condotti di scarico sono oggi strisce luminose, le condutture industriali sopraelevate sono orgogliosamente uno skywalk sul quale è possibile passeggiare, ammirare dall’alto il bellissimo paesaggio, praticare fitness, ricrearsi e divertirsi. Nel parco di Shougang storia e tecnologie moderne si integrano, fiori e acciaio rifulgono insieme e resti industriali e caffetterie convivono.

La ristrutturazione dell’antico distretto industriale realizza concretamente gli obiettivi di gestione verde e pulita dei Giochi Olimpici a cui la Cina si è ispirata. Dalla prima apertura al pubblico, nel 2019, lo Shougang Heritage Park ha ospitato oltre 240 eventi importanti tra i quali la cerimonia annuale di apertura degli sport invernali Cina-Finlandia, l’Olimpic Expo, il “Belt and Road Global Youth Leaders Summit” e la Conferenza cinese sulla Fantascienza. Per tutta la durata dei giochi olimpici invernali si è riacceso l’interesse verso questo vecchio parco industriale.

In un prossimo futuro esso diventerà anche una city per l’incontro e lo scambio di conoscenze tra molte imprese avveniristiche che lavoreranno qui alla creazione di contenuti digitali fantascientifici ed esperienze futuribili: un parco industriale del domani che si immagina avrà grande impatto a livello mondiale. Non male per questo centenario distretto industriale, prendere nuova vita e offrirci nuove opportunità...

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