"Mi avete venduto un vestito cinese". Lo afferma una signora, che in un negozio di un centro commerciale di Caserta, chiede il cambio dell'abito. La commessa replica che è un marchio italiano, ma i toni si infiammano presto.
La cliente si agita e chiede di parlare con il direttore. Minaccia prima la commessa, poi la vigilianza:"Non mi toccare, ti rompo la testa", urla in dialetto. La donna afferma "Il vestito 'scambia'", cioè ha perso colore lavandolo, e che lei ha "fatto una brutta figura" con i 150 invitati di un battesimo dove ha fatto la madrina.
A un certo punto, tra urla e minacce, la donna si accascia al suolo, dicendo di sentirsi male.
La risposta dell'azienda
"Produciamo 6 milioni di capi al mondo. In una minima casistica ci può stare che un capo possa avere dei problemi. La nostra policy è che al centro di tutto ci siano i clienti. Purtroppo a volte riscontriamo difficoltà con clienti che vengono prevenuti o agitati". Lo ha dichiarato la manager di Silvian Heach nel corso di un'intervista a Gianni Simioli di La Radiazza.
"La signora è arrivata in negozio agitata, è entrata lanciando cose, c'era questo atteggiamento.
Abbiamo cercato di calmare gli animi ma la cliente, presa dalla sua ira, è andata via senza lasciarci i suoi contatti. Confermo tuttavia la nostra massima disponibilità a farci scusare per l'accaduto. Siamo pronti a darle il nostro supporto", ha concluso.
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