"L'Italia purtroppo è tra i Paesi che si sono fatti ingannare" nel caso Skripal. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, nel suo briefing con la stampa.
Zakharova ha poi paragonato ancora una volta le accuse mosse da Londra alla Russia per l'avvelenamento dell'ex spia Skripal a quelle rivolte all'Iraq sotto Saddam Hussein di avere armi di distruzione di massa. Accuse queste ultime poi dimostratesi una falso.
L'Italia, infatti, si è unita alla decisione di espellere i diplomatici russi come gesto di solidarietà alla Gran Bretagna, ma "in mancanza di prove" della colpevolezza di Mosca. La linea è stato tra l'altro intrapresa dal governo dimissionario Gentiloni e rispecchia quindi l'espressione dei partiti battuti alle urne.
Anche l'ambasciata russa in Italia ha commentato la decisione del nostro paese. "È con profondo rammarico - si legge nella nota diffusa si Twitter - che abbiamo recepito la decisione di espellere due funzionari di rappresentanze russe in Italia. Peraltro non ci è stata fornita alcuna prova del loro coinvolgimento in attività incompatibili con lo status di diplomatico. Tale eclatante gesto, prettamente politico, è stato spiegato con la necessità di attuare la decisione assunta dal Consiglio Europeo relativamente alla famigerata solidarietà euroatlantica con Londra. Naturalmente questo atto non resterà senza risposta da parte nostra".
La missione diplomatica di Mosca ci tiene poi a ricordare che "anche nel periodo della contrapposizione ideologica della Guerra Fredda tra Occidente e Unione
sovietica, l'Italia si è fatta guidare prima di tutto da una propria visione dell'opportunità politica e non da pareri imposti dall'esterno".In totale sono 150 i diplomatici russi espulsi da Usa, Paesi dell'Unione e altre nazioni.
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