Che i fiori non appassiscano mai

Ogni bouquet di fiori donato agli atleti delle Olimpiadi e Paralimpiadi ha una storia centenaria ed un augurio particolare. Tutto parte da Shanghai, dove un'anziana signora...

Che i fiori non appassiscano mai

Ci sono fiori che non appasiscono mai. Ne hanno ricevuto uno speciale bouquet gli atleti delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali 2022 di Beijing, che hanno gradito molto il dono – e si sono talvolta persino dimostrati più interessati ai fiori che alle medaglie.... Il bouquet non è composto da fiori freschi ma da fiori realizzati a maglia e all’uncinetto, secondo la tecnica della scuola di Shanghai, considerata uno dei patrimoni immateriali cinesi a livello provinciale.

Tecnica e storia

La lavorazione a maglia è tra le più antiche abilità artigianali dell’umanità, praticata fin dai tempi più antichi in quasi tutti i paesi del mondo. La tecnica impiegata nella lavorazione dei fili di lana fu introdotta dall’Europa nelle città costiere della Cina oltre cento anni fa, gli artigiani cinesi combinarono quest’arte con le proprie tecniche tradizionali, arricchendone notevolmente le modalità di cucito, i modelli, i materiali e le diverse tipologie di punti. Questa è, in breve, la storia delle origini della tecnica di lavoro all’uncinetto di Shanghai (utilizzata per i fiori delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali), che è stata inserita nel 2009 nella lista dei patrimoni immateriali rappresentativi della città di Shanghai.

Il bouquet olimpico è composto da sei fiori ben auguranti: la rosa, la rosa cinese, il mughetto, l’ortensia, l’alloro e il fiore d’olivo che simboleggiano rispettivamente l’amore, la resistenza, la felicità, la solidarietà, la vittoria e la pace. Nel bouquet dei giochi Paralimpici è stata aggiunta anche una cosmea blu che rappresenta la perseveranza. I fiori sono accostati in un bouquet raffinato ed espressivo alto 34 cm, con un diametro massimo di 24 cm e con un peso pari a quello di un bouquet composto da fiori veri. Sul nastro a fiocco posto ad ornamento è scritto “BEIJING 2022”. I colori del bouquet, freschi e naturali, hanno le stesse tonalità di quelli delle Olimpiadi Invernali di Beijing e mettono in risalto le caratteristiche degli sport della neve e del ghiaccio.

La "scuola di Shanghai"

Li Meili, erede della tecnica di lavoro con l’uncinetto di Shanghai, è stata la responsabile del design, della preparazione, del controllo di qualità e della composizione finale dei bouquet. Il design e la creazione del bouquet sono il risultato di un approccio ben definito: “la maggior parte dei prodotti che è possibile trovare oggi è lavorata principalmente con fili spessi, per poterne velocizzare la lavorazione; ma l’utilizzo di tali fili rende il prodotto finale grossolano. Per i prodotti raffinati occorre invece una manualità lenta e precisa: per questo motivo ho preferito i fili molto sottili, che richiedono maggior tempo ed impegno ma i fiori così realizzati sono talmente belli da sembrare veri”. Li Meili è una signora ormai settantenne che lavora all’uncinetto da oltre venti anni. Durante tutto questo tempo ha sempre continuato a studiare e a raffinare la sua tecnica concentrandosi sulle forme e sulle strutture dei fiori, per renderli sempre più belli e apprezzabili.

“Ho imparato l’arte di realizzare i fiori a maglia partendo da zero. Sin dall’inizio ho detto a me stessa che avrei dovuto fare del mio meglio. Ora che sono più vecchia mi rendo conto che un giorno dovrò smettere di lavorare. Ho sempre sognato che l’arte dell’uncinetto della scuola di Shanghai potesse un giorno diventare celebre in tutto il mondo. Realizzare i bouquet olimpici e paralimpici potrebbe essere il mio ultimo progetto, ma non ho nessun rimpianto nella vita, perché ho potuto far sbocciare i miei fiori a maglia durante i Giochi Olimpici” ha detto con un sorriso. Donando questo singolare bouquet di fiori la Cina ha voluto porgere agli atleti di tutto il monado un augurio speciale con caratteristiche culturali cinesi.

Fiori e bouquet

Hanno partecipato alla realizzazione delle composizioni di fiori ben sette imprese provenienti da Beijing, Shanghai, Tianjin, Jiangsu e Zhejiang. Li Meili non ha potuto recarsi di persona nelle altre città, per offrire training, a causa dell’epidemia, e ha insegnato i procedimenti con corsi online. Alla fine oltre diecimila fiori sono stati recapitati presso la società responsabile dei bouquet, la Hengyuanxiang e Li Meili ha così potuto fare ripetuti e severi controlli di qualità, ad ogni singolo fiore. Ricevuti l’incarico Li Meili non si è riposata nemmeno per un giorno, occupandosi di tutto, dal controllo qualità alla rifinitura dei fiori, fino all’assemblaggio finale. “Ho revisionato tutti i fiori, posso dire di essere certa che ogni bouquet è perfetto”. Dietro a questo singolare lavoro, c’è stata tanta manodopera altamente qualificata, tanto tempo e tante energie. Per completare un solo singolo petalo di rosa occorrono ben venti minuti e dobbiamo tenere conto del fatto che ogni rosa ha dieci petali, tre foglie e uno stelo.

Per completare una sola rosa occorrono almeno cinque ore di lavoro e possono esserne necessarie fino a trentacinque per la composizione di un solo bouquet completo. Durante i Giochi Olimpici e Paralimpici saranno donati in totale 1.251 bouquet con 16.731 fiori lavorati all’uncinetto.

Un’opera grande, circa cinquantamila ore di lavoro, un dono indimenticabile per gli atleti! Questo piccolo bouquet che ha troneggiato sul palco delle Olimpiadi invernali esprime tutto il calore dell’artigianato, mostra la saggezza della cultura tradizionale e racconta la storia dell’innovazione cinese. Sempre più giovani erediteranno un giorno il tesoro dei patrimoni immateriali e traendo ispirazione dalla loro saggezza e forza, sapranno essere innovativi. Pionieri.

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