In Colombia un'autobomba è esplosa alla 9:30 del mattino (alle 15:30 ora italiana) di giovedì 17 gennaio presso la scuola di polizia generale di Santander, a Bogotá, la capitale dello stato sudamericano.
Il sindaco della megalopoli (con i suoi 8 milioni di abitanti) Enrique Peñalosa, da tre anni primo cittadino per conto del movimento "Recuperamos Bogotá", ha confermato a Radio Caracol l'attacco. Mentre scriviamo il numero dei morti è salito a nove mentre i feriti trasferiti nei vari ospedali cittadini sono almeno ventinove. Alcuni di esseri sarebbero in gravi condizioni.
L'auto è stata fatta esplodere all'interno delle strutture della scuola, situata a sud di Bogotá, dove vengono addestrati gli ufficiali della Polizia Nazionale. Attualmente sono ancora in corso le operazioni di soccorso dei feriti e le forze dell'ordine stanno cercando di capire gli autori dell'attacco terroristico. L'ipotesi investigativa che va per la maggiore sui mezzi di comunicazione colombiani è che il gruppo responsabile del vile attentato sia l'Ejército de Liberación Nacional (Eln), quel famigerato Esercito di Liberazione Nazionale (una organizzazione di guerriglia insurrezionale rivoluzionaria di matrice marxista) che opera in diverse aree della Colombia dal lontano 1964.
Secondo le primissime informazioni, un furgone avrebbe forzato i controlli di sicurezza che permettono l'ingresso nella struttura e, una volta superate le sentinelle, il conducente del veicolo avrebbe prima investito deliberatamente diversi agenti di polizia presenti e, quindi, fatto esplodere l'automezzo in una zona prossima agli alloggi occupati dalle donne che frequentano la scuola di Polizia.
Secondo la polizia nazionale, diversi veicoli sono stati distrutti dalla detonazione e le vittime, oltre all'autista del veicolo, sarebbero agenti e cadetti della polizia. Sono stati segnalati danni anche nelle vicine case del quartiere di Villamayor e presso la stazione TransMilenio General Santander, dove sono state danneggiate dall'esplosione porte e ascensori.
L'ex presidente Álvaro Uribe e la vicepresidente Marta Lucía Ramírez sono stati i primi a condannare l'attacco su Twitter. Il presidente Ivan Duque, sempre sullo stesso social network, ha comunicato di avere cancellato tutte le attività di governo previste a Quibdó per tornare immediatamente a Bogotá e occuparsi della situazione. "Tutti i colombiani rifiutano il terrorismo e sono uniti per affrontarlo", ha scritto il presidente colombiano. La Colombia è rattristata ma non si piega alla violenza".
La Escuela de Cadetes de Policía Francisco de Paula Santander, che ha l'obiettivo di formare in modo integrale i futuri ufficiali della Polizia Nazionale, rafforzandoli con i valori istituzionali che consentono loro di sviluppare le loro funzioni con professionalità, nel rispetto delle esigenze di sicurezza della comunità, attualmente è diretta da una
donna, il Generale di brigata Juliette Giomar Kure Parra, esperta di crimine transnazionale, già capo dell'Interpol Colombia e collaboratrice dei servizi segreti americani nella lotta contro la falsificazione dei dollari Usa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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