Sono ore di fortissima tensione in Mali, dove quest'oggi ha avuto luogo un colpo di Stato commesso da una fazione dell'esercito. In seguito ad uno scontro avvenuto nei pressi della capitale Bamako, è stata diffusa la notizia dell'arresto del presidente Ibrahim Boubacar Keita e del premier Boubou Cissé. I due politici, come confermato da fonti ufficiali del governo maliano, sono stati fermati mentre si trovavano in viaggio verso Kati a bordo di due veicoli blindati.
La rivolta dei soldati, secondo le informazioni filtrate sino ad ora, ha avuto inizio intorno alle 8 di stamani, quando i militari hanno occupato la caserma di Soundiata Keita a Kati. A causare l'ammutinamento, stando a quanto riferito da "AdnKronos", il mancato versamento del salario atteso dagli uomini dell'esercito. Proprio per questa ragione, infatti, a finire nel mirino dei rivoltosi anche il ministro delle Finanze Abdoulaye Daffé, catturato insieme al collega Tiébilé Dramé, ministro degli Esteri, ed a Moussa Timbiné, presidente dell’Assemblea Nazionale.
A quanto pare si tratta di una reazione attesa da tempo, dopo mesi di proteste e scontri fra le parti in causa. In molti chiedevano le dimissioni di Ibrahim Boubacar Keita, ritenuto inadatto a governare. La rivolta, scoppiata questa mattina, è guidata dai colonnelli Diaw, della regione militare di Kati, e Sadio Camara. A seguire i militari anche numerosi giovani, che si sono riuniti in place de l’Indépendance, dove avevano avuto luogo anche le proteste dello scorso 5 giugno. Da quando hanno avuto inizio gli scontri, i cittadini si trovano rintanati nelle loro case ed ora in Mali regna il caos.
Dopo aver condannato l'accaduto, il presidente della commissione dell'Unione Africana (Ua) Moussa Faki Mahamat ha chiesto l'immediata liberazione del presidente Keita, del primo ministro Cissé e degli altri membri del governo. Categoricamente rifiutato"qualsiasi tentativo di cambiamento incostituzionale", ha dichiarato, come riferito da "AdnKronos".
Dure anche le parole del premier francesce Emmanuel Macron, che in queste ore si sta confrontando con i presidenti di Senegal (Macky Sall), Nigeria (Mahamadou Issoufou) e Costa d'Avorio (Alassane Ouattara). Macron ha espresso"il suo pieno sostegno per gli sforzi di mediazione in corso dell'Ecowas e segue da vicino la situazione e condanna il tentato ammutinamento in corso".
Intanto, secondo quanto riferito da "Agi", starebbe per riunirsi il Consiglio di sicurezza dell'Onu. L'incontro, rischiesto in assoluta urgenza, si svolgerà a porte chiuse. Anche il segretario generale della Nazioni unite, Antonio Guterres, ha chiesto l'immediato rilascio dei politici catturati. "L'Ue condanna con forza il tentativo di colpo di Stato in corso in Mali e respinge qualsiasi cambio anti costituzionale.
Non può essere in alcun modo una risposta alla profonda crisi socio politica che colpisce il Mali da alcuni mesi", ha commentato anche Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera europea.La Farnesina sta seguendo la vicenda con grande preoccupazione.
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