Mossa (disperata) del governo giallorosso guidato da Giuseppe Conte. Dopo il fallimento totale in Europa, il governo italiano, come riporta l'Adnkronos, per affrontare l'emergenza provocata dal Covid-19 ha chiesto aiuto alla Commissione Europea, attraverso il Fondo solidarietà. Secondo l'agenzia di stampa, Roma dovrebbe svelare dettagli nelle prossime ore. Dal primo aprile 2020 gli Stati membri possono chiedere aiuto tramite il Fondo di Solidarietà Ue, originariamente concepito per le catastrofi naturali, per ragioni sanitarie. La Commissione raccoglierà le richieste di qui al 24 giugno, dopodiché le esaminerà e farà proposte di aiuto finanziario al Parlamento Europeo e al Consiglio.
Successivamente, scrive l'Agi, l'esecutivo Ue presenterà la proposta di aiuto finanziario al Parlamento europeo e al Consiglio. La commissaria per la coesione e le riforme, Elisa Ferreira, ha ricordato che "l'Italia è attualmente lo Stato membro più colpito dalla crisi del coronavirus ed è il primo paese a chiedere l'aiuto del Fondo di solidarietà dell'Ue in questo contesto. Grazie alla sua estensione il campo di applicazione, che comprende ora anche le emergenze in materia di sanità pubblica, il Fondo fa parte degli strumenti che la Commissione ha rapidamente messo in atto per alleviare l'onere a carico dei bilanci degli Stati membri, come una dimostrazione concreta della solidarietà europea in questi tempi difficili".
Come riporta il sito web della Commissione europea, il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (Fsue) è nato per rispondere alle grandi calamità naturali ed esprimere la solidarietà europea alle regioni colpite all'interno dell'Ue. Il Fondo è stato istituito a seguito delle gravi inondazioni che hanno devastato l'Europa centrale nell'estate del 2002. Da allora è stato utilizzato ben 80 volte in risposta a diversi tipi di catastrofi, tra cui inondazioni, incendi forestali, terremoti, tempeste e siccità. Finora sono stati erogati oltre 5 miliardi di euro a favore di 24 paesi europei.
Si tratta dell'ultima mossa disperata dell'esecutivo guidato da Conte per tentare di coprire la Caporetto rimediata in Europa. Come scrive Lorenzo Vita su InsideOver, il Consiglio europeo del 23 aprile si è rivelato esattamente quello che molti avevano previsto, un vertice in cui non dovevano esserci vincitori né vinti per evitare tracolli Un incontro virtuale e interlocutorio dove si doveva far capire che la via da seguire era quella del compromesso: e questo compromesso, come sempre, porta la firma di Angela Merkel e la controfirma di Emmanuel Macron. Dal punto di vista italiano, il Consiglio ha certificato la vaghezza delle proposte di Palazzo Chigi e il naufragio della linea dura anti rigorista: Conte ha accettato tutto spacciando come vittoria un impegno a parole. Sul fronte europeo, si è invece cristallizzato l’ennesimo colpo a salve di una struttura ormai sempre meno in grado di decidere.
Secondo il deputato Stefano Fassina, come ha scrittosull'Huffington Post, si conferma quanto era già stati deciso in occassione dell'Eurogruppo del 9 aprile. I punti confermati sono, sottolinea, "il Sure, il fondo di prestiti per il reddito dei disoccupati, complessivamente fino a 100 miliardi, ma non oltre 10 miliardi all’anno per tutti i Paesi Ue: un grande bluff".
Poi, sottolinea, "le garanzie di 25 miliardi per l’intera Unione, attivate dalla Banca europea per gli investimenti, un intervento ordinario, in grado, secondo le previsioni, di consentire alle banche del vecchio continente di prestare alle imprese europee 200 miliardi di euro (per comprendere l’ordine di grandezza, il governo italiano sottolinea di aver messo in campo le condizioni per far affluire alle imprese 400 miliardi con il Decreto Liquidità presentato 2 settimane fa)".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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