In Corea del Sud, per coontrastare la diffusione del Covid, si è appena deciso persino di "vietare il Gangnam Style", ossia la celebre canzone-tormentone incisa ne 2012 dal rapper locale Psy. La decisione di sospendere in determinati ambienti la riproduzione di tale hit è stata presa in seguito agli ultimi dati sull'epidemia, secondo cui il Paese avrebbe raggiunto i massimi livelli di contagio dall'inizio dell'emergenza. Nonostante i tassi d'infezione in Corea del Sud rimangano bassi rispetto ai livelli globali, la nazione orientale ha registrato per il settimo giorno consecutivo oltre mille casi di positività al Covid, concentrati principalmente nell'area metropolitana di Seoul, dove vive circa la metà della popolazione sud-coreana. La rapida diffusione del morbo sarebbe dovuta alla variante Delta del coronavirus, che starebbe proliferando anche per via della lentezza della campagna nazionale di vaccinazione; i sudcoreani pienamente immunizzati sono 5,9 milioni, appena l'11,6% della popolazione, mentre solo il 30,4% (15,6 milioni di persone) ha ricevuto almeno una dose di vaccino.
Proprio al fine di contrastare l'avanzata delle varianti, le autorità sono intervenute per azzerare ogni possibile occasione di contagio, introducendo divieti validi per determinati luoghi chiusi, come le palestre. Nel dettaglio, la canzone Gangnam Style non potrà più essere diffusa nei centri-fitness di Seoul poiché quel brano, ai sensi della misura restrittiva appena varata dal governo della capitale e che durerà due settimane, ha "un ritmo superiore ai 120 battiti al minuto". In applicazione della restrizione citata, le palestre non potranno appunto diffondere musica a un ritmo superiore ai 120 battiti al minuto, per contenere il rischio che chi si allena possa "respirare troppo velocemente" o spargere sudore addosso ad altre persone durante esercizi di gruppo come zumba e spinning. La hit di Psy, avendo un ritmo di132 battiti al minuto, supera di conseguenza la soglia anti-contagio fissata dalle autorità, mentre verrebbero "risparmiate" dal provvedimento vigente per le palestre le canzoni del gruppo K-pop Bts, in quanto viaggiano tra i 110 e i 115 battiti al minuto.
Contro la misura "anti-Gangnam Style" si stanno facendo sentire le forze politiche di opposizione e numerosi utenti dei social network; per i contestatori dell'ordinanza, quest'ultima sarebbe "senza senso" e sarebbe stata scritta "da chi non ha mai messo piede in una palestra". Contro le nuove disposizioni sono scesi in campo anche gli stessi gestori delle palestre, per cui le recenti regole sarebbero inapplicabili: "Come si fa a controllare tutte le persone che si allenano con le cuffiette?". L'ordinanza gode però del supporto del presidente della repubblica in persona, Moon Jae-in; il capo dello Stato, pur scusandosi per il controverso divieto, lo ha appunto convalidato sostenendo che lo stesso sarebbe "l’unico modo affinché le palestre possano rimanere aperte".
Sempre in base all'ordinanza varata a Seoul, i tapis roulant di tutte le palestre della metropoli saranno impostati a una velocità inferiore ai 6 chilometri all’ora e ci si potrà allenare solamente per non più di due ore; niente partitelle in doppio ai tavoli da ping pong e niente doccia negli spogliatoi delle strutture.
La restrizione incriminata ha anche proibito gli assembramenti formati da oltre quattro persone (si scende a due dopo le ore 18), imposto la chiusura di bar e discoteche nonché il ripristino della didattica a distanza per gli scolari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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