Coronavirus, Slovacchia avvia test a tappeto nelle comunità rom

Bratislava ha subito smentito la tesi secondo cui i test Covid nei riguardi dei rom siano una “manifestazione di forza” ai danni di tale minoranza

Coronavirus, Slovacchia avvia test a tappeto nelle comunità rom

Il governo slovacco ha deciso in questi giorni di avviare dei test Covid a tappeto nei confronti dei membri delle comunità rom. Così facendo, le autorità puntano a individuare rapidamente eventuali focolai di contagio all’interno delle realtà sociali più svantaggiate del Paese. I nomadi stanziati in Slovacchia, secondo le ultime stime, sarebbero oltre 100mila, ossia quasi il 2% della popolazione della nazione est-europea, e molti di loro vivono in quartieri malfamati e sprovvisti dei servizi igienici fondamentali.

L’esecutivo di Bratislava, fa sapere la Bbc, ha annunciato lunedì l’avvio dei test di massa nei riguardi dei rom e i primi esami diagnostici in questione sono stati effettuati ieri.

La responsabilità di praticare tali esami clinici è stata affidata dal primo ministro Igor Matovic direttamente ai medici dell’esercito. Questi ultimi sottoporranno i nomadi a tamponi fino al 9 aprile.

Lo stesso capo del governo slovacco, riferisce l’emittente, ha affermato che la necessità di condurre esami diagnostici a tappeto tra i membri della comunità slovacca è stata dettata dal fatto che finora circa 1500 rom sarebbero entrati nel Paese slavo provenendo dall’estero.

Molti dei soggetti di ritorno da viaggi compiuti al di fuori dei confini nazionali non si sarebbero messi, una volta rientrati in Slovacchia, in isolamento precauzionale, rischiando così di favorire la circolazione del coronavirus nello Stato est-europeo.

Di conseguenza, ha ribadito il premier citato dal network, il governo di Bratislava ha dovuto provvedere in fretta ad avviare test a tappeto nelle comunità nomadi locali. Quelle in cui verrà accertata una proliferazione dei contagi saranno all’istante messe in quarantena.

Gli esami clinici di massa a cui verranno sottoposti gli individui di etnia rom sono stati presentati da Matovic come una misura fondata esclusivamente dalla necessità di prevenire la diffusione del Covid tra persone appartenenti alle fasce sociali più deboli.

Egli, riporta l’organo di informazione britannico, ha contestualmente rigettato con forza la tesi secondo cui i test a tappeto sarebbero una “manifestazione di forza” da parte delle autorità slovacche ai danni di una minoranza etnica svantaggiata.

Il primo ministro ha infine rimarcato l’utilità della campagna di tamponi di massa nei riguardi dei rom, sottolineando che tali esami

clinici, diretti a riscontrare eventuali focolai di coronavirus all’interno delle comunità in questione, eviteranno il dilagare dell’epidemia e il conseguente sovraccarico dei pronto-soccorso ospedalieri.

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