Condannato a morte per 4 omicidi, ma ora la sua sentenza è stata annullata. Il motivo? Dalla giuria erano stati esclusi membri di colore. Negli Stati Uniti, la Corte Suprema ha deciso, con 7 pareri favorevoli su 9, di annullare la condanna a morte del detenuto afroamericano, sulla base di accuse di discriminazione razziale.
Era stato il detenuto nel braccio della morte del Mississippi a fare ricorso contro la sentenza, che aveva deciso per la sua morte, affermando che il procuratore del caso si era opposto alla nomina di giurati neri, per tutti i sei processi svoltisi a carico del carcerato.
La decisio della Corte, che annulla la precedente condanna, si appella a sentenze precedenti che hanno registrato un atteggiamento discriminatorio da parte del procuratore che decide le nomine dei giurati nel processo. Il giudizio non riguarda le prove a carico del condannato, che infatti non è stato valutato innocente, ma solamente le procedure seguite durante i processi, che non sono risultate accettabili.
Il detenuto è accusato di aver ucciso 4 persone in un negozio di mobili di Winona nel 1996. Per quei crimini è stato giudicato 6 volte: due processi (gli unici in cui erano presenti giurati neri) si sono chiusi con un nulla di fatto, mentre altri tre, conclusisi con la condanna, erano stati annullati precedentemente dalla Corte Suprema, perché il comportamento del procuratore era risultato non appropriato.
Il sesto processo, invece, era stato considerato valido, come la condanna a morte. Ma in quel caso, il procuratore si era imposto contro la nomina dei giudici di colore. Così la Corte Suprema ha ribaltato anche l'ultima sentenza rimasta valida.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.