"Così Barack Obama ordinò all'Fbi di indagare per conto di Soros"

L'accusa del professore e avvocato Alan Dershowitz: Barack Obama prendeva ordini dal finanziere liberal George Soros e chiese all'Fbi di indagare persone indicate dal magnate

"Così Barack Obama ordinò all'Fbi di indagare per conto di Soros"

Alan Dershowitz, professore emerito della Harvard Law School, ha rivelato in un'intervista concessa a Breitbart di avere la prova che l'ex presidente democratico Barack Obama ordinò all'Fbi di indagare su alcune persone, la cui identità ad oggi non è nota, su esplicita richiesta del finanziere liberal George Soros, grande donatore del partito democratico e supporter delle campagne di Obama. Dershowitz, già membro del team legale che ha assistito il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump nell'indagine sull'impeachment, non ha voluto specificare chi fosse l'oggetto dell'indagine ma ha spiegato che i nomi verranno presto resi noti. "Non è insolito" ha osservato Alan Dershowitz. "Le persone parlano ai presidenti e questi ultimi si relazionano con il Dipartimento di giustizia. È molto comune. È sbagliato, chiunque lo faccia, ma non è insolito. Ho in mio possesso la documentazione che dimostra ciò che sto dicendo e, al momento giusto, verrà fuori".

"Ho alcune informazioni sull'amministrazione Obama - ha ammesso Dershowitz -che presto saranno divulgate, ma non sono pronto a rivelarle ora, su come il presidente Obama ha personalmente chiesto all'Fbi di indagare per conto di George Soros, che era un suo stretto alleato". Alan Dershowitz è uno degli studiosi di diritto costituzionale e di diritto penale più importanti degli Stati Uniti. Come avvocato ha difeso, oltre al Presidente Donald Trump, star come Mike Tyson, Patty Hearst, e Jim Bakker, oltre ad aver fatto parte del "dream team", il pool di avvocati che ha difeso Oj Simpson per l'omicidio della sua ex moglie, Nicole Brown Simpson, e della sua amica, Ronald Goldman.

Così Obama ha "coperto" Soros in Ucraina

Ma facciamo un salto indietro in Ucraina, nel 2016. Mentre negli Stati Uniti infuria la battaglia politica per le elezioni presidenziali in cui si sfidano Donald Trump e Hillary Clinton, a Kiev i pubblici ministeri indagano sulle attività dell’organizzazione no-profit Anti-Corruption Action Center (AntAC). L’attenzione degli inquirenti sull’organizzazione – i cui giovani attivisti sono soliti indossare le celebri r-shirt “Ucraina F * & k Corruption” – fa parte di una più ampia indagine avviata dall’Ufficio del Procuratore generale dell’Ucraina su una donazione illegale di circa 4,4 milioni di dollari proveniente dagli Stati Uniti.

Secondo il Procuratore generale, quei soldi erano stati donati all’organizzazione in maniera impropria. Tuttavia, come racconta l’inchiesta del giornalista investigativo John Solomon pubblicata per The Hill, l’amministrazione americana di Barack Obama e l’ambasciata statunitense di Kiev si mettono di traverso alle indagini che riguardano proprio l’AntAC, un’organizzazione no-profit finanziata dal magnate George Soros, fondatore dell’Open Society Foundations. Come dimostra il carteggio pubblicato da The Hill, George Kent, funzionario dell’ambasciata americana in Ucraina, scrive nell’aprile 2016 una lettera all’ufficio del Pubblico ministero nella quale afferma che i funzionari americani non hanno dubbi sulla legalità delle donazioni provenienti dagli Usa. "L’inchiesta che coinvolge l’Anti-Corruption Action Center (AntAC) è fuori luogo" scrive il 4 aprile 2016 George Kent a Yuriy Stolyarchuk, all’epoca Procuratore generale dell’Ucraina. E così le indagini s'interruppero lì.

Il legame fra la talpa anti-trump e il magnate

C'è poi un preciso filo-conduttore fra Barack Obama, George Soros e l'Ucraina. Come già illustrato da Inside Over, il “whistleblower” che ha denunciato Donald Trump per le presunte pressioni esercitate nei confronti del presidente ucraino Zelensky, dando di fatto avvio alla procedura di impeachment, che Real Investigations ha individuato in Eric Ciaramella, riceveva e-mail sulla politica ucraina da un alto dirigente della Open Society Foundations, la rete filantropica fondata dal finanziere George Soros. Le e-mail, risalenti al 2016 e diffuse dal giornalista investigativo John Solomon, dimostrano i contatti fra l’Open Society e l’amministrazione Obama sugli spostamenti del magnate e sui contenuti degli incontri privati del finanziere a Kiev.

Uno dei destinatari delle e-mail della Open Society, insieme a Ciaramella, era l’allora Segretario di stato aggiunto per gli affari europei Victoria Nuland di Barack Obama, con la quale la “gola profonda” ha lavorato a stretto contratto. Obama, Soros e l'Ucraina: il filo-diretto fra un finanziere e un presidente particolarmente accondiscendente.

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