Così hanno cercato di uccidere Erdogan: la battaglia sull'Egeo

Nella notte del 15 luglio, scatta l'operazione dei golpisti per uccidere Erdogan che si trova in vacanza sull'Egeo. Ma l'operazione fallisce e il presidente fugge su un elicottero

Così hanno cercato di uccidere Erdogan: la battaglia sull'Egeo

Colpi di fucile, urla, il buio della notte del 15 luglio in Turchia. Il presidente Erdogan è in vacanza sull'Egeo. Tutto sembra tranquillo, se non fosse che da lì a pochi secondi sta per scattare l'operazione del golpe che dovrebbe portare alla cattura (vivo o morto) del Sultano. Mentre i militari occupavano la tv di Stato, i ponti di Ankara e Isanbul, mentre per le strade la gente scendeva in piazza in sostegno di Erdogan, a Marmaris, una cittadina sull'Egeo dove il presidente era in vacanza, un gruppo di soldati golpisti ha cercato di ucciderlo.

Il blitz fallito per uccidere Erdogan

I video del blit (fallito) sono stati pubblicati sulla sua pagina Facebook da Franco Bechis, giornalista di Libero. Le immagini riprendono gli istanti in cui i militari hanno cercato di colpire l'Hotel Casa De Maris. La battaglia è dura e sanguinosa (guarda il video). Moriranno alcuni civili e uno dei capi scorta di Erdogan, Mehmet Cetin. L'operazione di cattura, a quanto si apprende, non è stata ben organizzata. La guardia presidenziale e la polizia locale, infatti, sono riusciti a far fronte alle forze militari.

A registrare i filmati sono stati alcuni dei presenti con un cellulare. Dopo alcuni momenti concitati al crepuscolo, si vede l'elicottero di Erdogan prendere il volo (guarda il video) e portare in salvo il presidente. Dopo alcune ore, il Sultano avrebbe parlato in diretta televisiva grazie ad una video-chiamata su FaceTime con una giornalista. Probabilmente, l'incapacità di uccidere o catturarlo è stato un dei motivi, forse il principale, che ha fatto fallire il golpe turco.

Già nelle prime ore del mattino, infatti, il governo aveva ripreso il controllo della Turchia, facendo scattare la rappresaglia. Su quella spiaggia dell'Egeo rimangono i segni di una furiosa battaglia che farà la storia. Il giorno successivo al colpo di Stato, la polizia scientifica si è recata all'Hotel per indagare sulle dinamiche della tentata cattura del presidente.

L'auto del capo scorta Mehmet Cetin è crivellata di colpi, così come la stanza di albergo del presidente. Non mancano le macchie di sangue dei civili morti durante il blitz. Quel sangue che caratterizza ogni colpo di Stato e tutto quello che ne segue.

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