È il primo afroamericano della nuova amministrazione americana Ben Carson, che Trump ha voluto fortemente accanto a sé e a cui è stata affidata la poltrona di ministro per lo Sviluppo urbano, dopo che indiscrezioni pubblicate nello scorse settimana dalla stampa statunitense lo davano invece intenzionato ad accettare solo un ruolo da consigliere esterno.
Voci che non si potevano escludere, perché Carson, prima di entrare in squadra, aveva sfidato Trump alle primarie del Partito repubblicano per la nomina da candidato presidente. E perché allora gli scambi tra i due erano stati duri.
Divero il tono che Trump usa oggi nel parlarne. "Ben Carson è una mente brillante - sostiene -, ha l'entusiasmo per rafforzare le nostre comunità e le famiglie che le costituiscono".
Sessantacinque anni, una carriera da neurochirurgo ora in pensione, in passato Carson ha fatto molto parlare di sé per una serie di posizioni controverse, incluso il suo essere a favore del creazionismo e contro l'aborto, che aveva definito "una piaga come la schiavitù".
Se fino a oggi si parlava di lui con la convinzione che gli potesse essere affidata la poltrona della Sanità, il dicastero di cui si occuperà è invece un altro, quello che si occupa
delle politiche abitative e della pianificazione urbana. Un campo in cui non ha esperienza se non - secondo la France Press - una infanzia difficile a Detroit, citata come qualifica per il lavoro che dovrà svolgere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.