Depardieu nella black list di Kiev: "Minaccia l'integrità dell'Ucraina"

Nella black list stilata dal governo di Kiev ci sarebbero 500 artisti stranieri. Tra questio anche il compositore serbo Goran Bregovic e l’attore americano Steven Seagal

Depardieu nella black list di Kiev: "Minaccia l'integrità dell'Ucraina"

Gerard Depardieu rischia di non poter più mettere piede in Ucraina. Il ministero della Cultura di Kiev, Viaceslav Kirilenko, lo ha inserito in una black list di 500 artisti stranieri accusati di sostenere "la violazione dell’integrità territoriale e della sovranità" della repubblica ex sovietica. Un elenco nel quale, secondo i media locali, figurerebbero anche il compositore serbo Goran Bregovic e l’attore americano Steven Seagal.

Kirilenko ha assicurato che eventuali sanzioni contro Depardieu e gli altri artisti potenzialmente "indesiderati" saranno adottate "solo dopo" che i servizi di sicurezza avranno svolto le loro indagini. Poi, ha spiegato il modo quantomeno rocambolesco in cui l’elenco dei 500 è venuto alla luce. "La lista è stata consegnata alle autorità ucraine due settimane fa dagli esponenti di alcune organizzazioni che protestavano davanti alla sede del ministero - ha raccontato - da questo inviata ai servizi di sicurezza". Il titolare della Cultura ha quindi voluto chiarire subito che, contrariamente a quanto scritto da alcuni media francesi, "non ci sono divieti per i film di Depardieu e non ce ne saranno neanche nel caso di sanzioni" contro l’attore che due anni e mezzo fa è diventato cittadino russo pur di sfuggire al fisco francese.

Depardieu potrebbe essersi attirato le ire degli ucraini l’anno scorso, quando in un festival del cinema in Lettonia ha dichiarato: "Amo sia la Russia sia l’Ucraina, che fa parte della Russia". Una frase imperdonabile per Kiev, ai ferri corti con Mosca per il conflitto nel sud-est ucraino, dove il Cremlino è accusato di sostenere militarmente i separatisti. L’attore francese comunque non sembra affatto preoccupato e, ormai abituato a fare da testimonial alla Russia di Putin (da lui definita "una grande democrazia"), ieri non ha disdegnato di farsi riprendere dalle telecamere della tv bielorussa in versione bucolica in compagnia del leader di Minsk, Aleksandr Lukashenko. Con il quale ha anche fatto un giretto in trattore.

Nella residenza presidenziale di Oziyornyi l’uomo che dirige la Bielorussia con il pugno di ferro da oltre vent'anni ha insegnato come si usa la lunga falce fienaia al 66enne Depardieu, che non sembrava per niente a suo agio nelle vesti di contadino. Dopo la faticata si è potuto ritemprare gustando piatti tipici bielorussi e bevendo vodka fatta in casa. Poi ha provato la tradizionale sauna locale e, secondo l’ambasciatore bielorusso in Francia Pavel Latushko, ha apprezzato le donne del posto.

Dietro la breve parentesi agricola (e televisiva) di Depardieu c’è però chi vede una sorta di spot elettorale in favore di Lukashenko dato che tra meno di tre mesi in Bielorussia si terranno le presidenziali.

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