Disastro aereo in Russia, sotto accusa i passeggeri fuggiti con le valigie

Per il web avrebbero rallentato i soccorsi per salvare i propri effetti personali. Intanto secondo quanto trapela dalle prime indagini i piloti “sarebbero atterrati senza tener conto del carburante e con un chiaro eccesso di velocità”

Disastro aereo in Russia, sotto accusa i passeggeri fuggiti con le valigie

Una versione ufficiale sulle cause del disastro aereo del Sukhoi Super Jet 100 che si è incendiato domenica durante un atterraggio d’emergenza nell’aeroporto di Sheremetyevo ancora non c’è. Ci vorranno almeno due settimane, infatti, per decodificare il contenuto delle scatole nere, recuperate nella giornata di ieri dallo scheletro del velivolo.

Il velivolo colpito da un fulmine

Ma secondo le prime ricostruzioni a provocare lo schianto del SU1492 che era appena decollato dall’aeroporto moscovita, direzione Murmansk, sarebbe stato un fulmine che avrebbe colpito il velivolo, costringendo il pilota a fare nuovamente rotta a Sheremetyevo. A fornire alcuni dettagli sulla vicenda è proprio il comandante del volo, Denis Evdokimov che ha raccontato di aver “perso il contatto radio” e di essere stato costretto a passare al “pilotaggio manuale” ovvero senza computer. “Siamo riusciti a ripristinare la connessione con la frequenza d'urgenza, ma era corta e funzionava solo a intermittenza – ha detto alla Komsomolskaja Pravda - abbiamo potuto dire alcune parole, poi il contatto è scomparso”. L’incendio, quindi, si sarebbe sviluppato soltanto dopo l’impatto con la pista, al secondo tentativo di toccare il terreno. La stessa versione è stata fornita anche da una delle hostess a bordo, Tatiana Kassatkina, che all’agenzia russa Interfax ha raccontato di "un colpo”, “un lampo” improvviso che ha colpito l’aereo in fase di decollo sul lato sinistro.

A parlare di un fulmine sono stati anche alcuni dei 37 sopravvissuti all’incidente. “L'atterraggio è stato così duro che sono quasi svenuto dalla paura", ha detto Piotr Egorov, tra i superstiti del disastro, mentre altri hanno detto di aver sentito l’aereo saltare “come una cavalletta” dopo l’impatto col terreno. Secondo Evdokimov, però, durante l’atterraggio di emergenza “la velocità è stata ridotta, come normale, tutto nel rispetto con le direzioni operative dell'equipaggio”. Per ora la compagnia si è limitata a dire che il volo SU1492 ha dovuto invertire la rotta per “motivi tecnici”.

Sotto accusa i passeggeri fuggiti con le valigie

“L'equipaggio ha fatto tutto quanto era in suo potere per salvare le vite dei passeggeri e fornire assistenza a coloro che sono stati coinvolti”, ha poi sottolineato in una nota Aeroflot. E mentre l’assistente di volo ventiduenne Maksim Moiseev, morto all’interno della cabina mentre cercava di evacuare dalla coda del velivolo il maggior numero possibile di persone, è già diventato un eroe nazionale, a finire sulla gogna mediatica sono stati alcuni passeggeri ripresi mentre uscivano dall’aereo con le valigie in mano che potrebbero aver impedito agli altri di lasciare l'aereo nel minor tempo possibile. Nel mirino dei giornali russi e del web ci sono quelli che viaggiavano in business class, che avrebbero rallentato l’evacuazione dal velivolo per recuperare i propri effetti personali. Come ricorda il Corriere della Sera, in caso di atterraggio di emergenza bisognerebbe abbandonare la cabina entro 90 secondi lasciando a bordo borse e bagagli a mano. Per gli esperti sentiti dal quotidiano di via Solferino, però, in oltre la metà degli incidenti aerei questo non avviene. Ed effettivamente, secondo gli studi in materia, ignorare le disposizioni impartite in tal senso dalle compagnie metterebbe a rischio la vita degli altri passeggeri. Per questo c’è chi propone addirittura di limitare allo stretto indispensabile la quantità degli oggetti da portare a bordo. Secondo Aeroflot, comunque, i passeggeri sarebbero stati fatti uscire dall’aereo in 55 secondi. Ma per gli internauti i sopravvissuti sarebbero potuti essere molti di più, se tutti avessero rispettato le regole previste in casi come questo.

Tra le 41 vittime del disastro ci sono anche due bambini, mentre sono nove le persone che si trovano ancora in ospedale. Per far luce sulla vicenda il Comitato investigativo russo ha aperto un fascicolo per violazione delle norme in materia di sicurezza del traffico e di trasporto aereo.

Intanto, secondo il quotidiano “Kommersant” dalle indagini sarebbe già emersa una parziale responsabilità dei piloti che “sarebbero atterrati senza tener conto del carburante e con un chiaro eccesso di velocità”, provocando l’incendio. Inoltre, secondo le autorità, potrebbero esserci stati ritardi anche da parte del servizio di terra dell’aeroporto, che potrebbe non essere intervenuto in modo tempestivo.

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