Violenti scontri sono esplosi a Mosca, davanti al cimitero Khovanskoe, dove cinquanta persone sono finite in manette e due sono morte, secono dati diffusi dal ministero dell'Interno russo, dopo violenze a cui avrebbero preso parte circa duecento persone.
Disordini che sono stati sedati dalla polizia e che sarebbero esplosi per ragioni "di lavoro" al momento non chiarissime.
La polizia sostiene che gli scontri siano esplosi tra persone di diversi gruppi etnici delle repubbliche ex sovietiche, che si "combattono" gli appalti per alcuni servizi cimiteriali.Alcune delle persone coinvolte avrebbero anche avuto delle armi da fuoco, secondo l'agenzia russa Ria Novosti. Molti erano armati di bastoni e sbarre di metallo.
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