La Caporetto della Russia nel conflitto in Ucraina non si evince soltanto dalle ingenti perdite di uomini e mezzi dopo quasi tre mesi, ma anche dalle espulsioni ordinate da Putin nei confronti dei suoi generali per non essere stati in grado di guidare i soldati, di adottare le giuste strategie e contromosse contro l'esercito di Zelensky e anche, a volte, per essersi "comportati male" durante le varie fasi dell'invasione ma soprattutto all'inizio con la cocente delusione della mancata acquisizione di Kiev.
Chi sono i generali cacciati
Come abbiamo visto sul Giornale.it, tra i nomi di spicco rivelati dall'intelligence britannica spicca il tenente generale Serhiy Kisel, comandante della prima Armata carri armati d'èlite, sospeso "per la mancata cattura di Kharkiv". Licenziamenti anche per i generali sul Mar Nero come nel caso del viceammiraglio Igor Osipov, fatto fuori dopo il clamoroso affondamento dell'incrociatore Moskva nel mese di aprile. Che fine ha fatto, invece, il tanto discusso Valerij Gerasimov? Come ci siamo occupati su InsideOver, "probabilmente rimane al suo posto, ma non è chiaro se mantenga la fiducia del Presidente Putin". Nella fattispecie, ricorderete che Gerasimov fu al centro di numerose voci quando sparì dalla circolazione per almeno un paio di settimane assieme al ministro della Difesa, il generale Sergei Shoigu. Molti parlarono di salute, altri ancora il misterioso silenzio lo interpretarono come una punizione dello Zar per come stavano andando le cose a Kiev.
La lista dei licenziamenti
Lo Zar non è contento per come si sta svolgendo il conflitto, anche adesso che la situazione in Donbass non si sblocca. Ma il risentimento di Putin affonda radici ben più lontane e profonde, come detto, alle prime settimane del conflitto quando la situazione era ancora peggio di quella attuale. Le fonti londinesi ricavate da numerose chat su Telegram affermano che la lista dei generali fatti fuori è molto lunga: si va da Vladislav Ershov, ormai ex comandante della Sesta armata al generale Arkadij Marzoev a capo della Ventiduesima. Come si legge su Repubblica, poi, tra gli altri nomi figurano anche il vice-ammiraglio Sergej Pinchuk, attualmente sotto inchiesta "e il vicecomandante del generale Kisel, anch'egli coinvolto nella sconfitta di Kharkiv", affermano gli esperti.
Tra gli altri nomi di spicco che adesso si ritrovano senza lavoro figura anche uno dei più importanti dirigenti dell' Fsb russo, Sergei Beseda, colpevole di aver dato indicazioni sbagliate a monte che ha fatto precipitare la situazione in Ucraina.
Insomma, anche se per il Cremlino la vittoria sarebbe a un passo, saranno conquistati i territori previsti e tanti sorrisi durante il Giorno della Vittoria lo scorso 9 maggio, la realtà è ben lontana dalla propaganda che Mosca racconta quotidianamente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.