Elezioni in Portogallo, i socialisti verso il primo posto

I socialisti del premier uscente Antonio Costa sono primi in Portogallo secondo gli exit pool. Difficile la rimonta del centrodestra. Ma Costa deve di nuovo aprire ai comunisti. Astensione alle stelle: neppure il 60% al voto

Elezioni in Portogallo, i socialisti verso il primo posto

Sono ancora exit pool ma una tendenza generale c'è e può essere registrata: il Partito socialista si appresta a vincere questa competizione elettorale del Portogallo, che è valida per il rinnovo del Parlamento. Almeno per ciò che riguarda la maggioranza relativa dei seggi ottenibili. Per quella assoluta bisognerà aspettare ancora un po' di tempo. Il dato previsionale, che è stato riportato dall'Agi, segnala un'ampiezza della forbice che non può ancora far cantare vittoria all'ex primo ministro Antonio Costa: per la certezza è necessario apporre la propria propria bandierina su 116 collegi, ma è ancora possibile che quella cifra non venga raggiunta.

Infatti, gli exit pool sottolineano come i socialisti possano fermarsi attorno ai cento scranni, oppure oltrepassare di poco la cifra della tranquillità: 117 è l'altro estremo del caloco. Il fatto che Costa potesse vincere senza problemi, tuttavia, era già stato fatto presente. Soprattutto per via della recente storia politica portoghese. Ma il premier, com'è accaduto durante lo scorso mandato, potrebbe dover allargare alla sua sinistra, quella massimalista e comunista del Blocco di sinistra. Gli servirà, in caso, per reggere il suo esecutivo. La percentuale raggiunta dai socialisti oscilla comunque tra il 35% e il 40%: non è una minuzia, ma non è lecito aspettarsi troppi imprevisti. Lo scrutinio sta per terminare e tutto, per quanto Nicola Zingaretti abbia già plaudito al risultato di Costa, lascia pensare che senza l'assenso dei comunisti i socialisti non potrebbero permettersi di stappare lo spumante. Manca il 10% delle schede, ma la situazione sembra essersi cristallizzata.

I popolari, che in Portogallo si chiamano socialdemocratici, sono indietro di una decina di punti percentuali: circa tra il 24% e il 28%. Difficile che lo spoglio in corso in questi minuti racconti di una rimonta. Il Psd si era presentato agli elettori portoghesi, individuando come leader il presidente di partito ed ex sindaco di Porto, cioè Rui Fernando da Silva Rio. Possibile che in quella città si registrino larghe percentuali in favore del centrodestra. Ma, leggendo i numeri emersi, si deduce come non sia bastato.

Vale comunque la pena segnalare, infine, come i portoghesi abbiano disertato le urne in maniera compatta: si parla di un tasso di partecipazione elettorale fermo a circa il 50%. Quasi metà del Portogallo, insomma, non si è messa in fila per votare.

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