Un elicottero d'attacco turco modello T129 è stato abbattuto oggi mentre era impegnato nei bombardamenti contro le milizie curde che controllano il nord-ovest della Siria. Due soldati sono morti nello schianto, a quanto confermato dalle stesse autorità di Ankara, portando a 22 il bilancio complessivo dei militari caduti dall'inizio dell'operazione Ramo d'ulivo contro il cantone di Afrin.
Il T129, elicottero sviluppato in seguito a un accordo con la AgustaWestland, ha alcuni tratti in comune con l'A129 Mangusta italiano, sebbene sia stato poi riadattato per conformarsi alle richieste specifiche di Ankara. Secondo le milizie curde sarebbe stato abbattuto nella zona di Rajo, ma per i turchi i fatti sarebbero avvenuti invece nella provincia dell'Hatay, dal loro lato della frontiera.
"Queste cose possono succedere, siamo in guerra - ha tuonato da Istanbul il presidente Erdogan, impegnato in un comizio - possiamo anche perdere un elicottero, ma la pagheranno cara per questo". Nei giorni scorsi cinque militari erano morti quando i curdi avevano colpito un carroarmato, nell'episodio più letale dall'inizio dell'offensiva.
Da più di venti giorni l'esercito combatte in Siria accanto a milizie vicine ad Ankara e contrarie tanto ai lealisti
di Bashar al-Assad, quanto ai curdi, che dalle parti della capitale turca sono considerati un'organizzazione terroristica e un pericolo per la sicurezza nazionale.Video of Turkish helicopter downed by YPG in Afrin pic.twitter.com/bH8AK3PG6d
— Gilgo (@GilbertZagros) 10 febbraio 2018
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